Contributi Critici [pezzi su commissione 2008- 2011]

WALLS, La Natura non si lascia imbrigliare ___ La mostra di Kai Uwe Schulte-Bunert per FestivalFilosofia 2011 [Sulla Natura]

Un’equipe di psicologi americani d’avanguardia ha stabilito che per i test attitudinali il muro simboleggia “le difficoltà della vita”. …Geniale, eh! Poco prima avevano intuito che il serpente simboleggia il sesso… Che fantasia! Giorgio Gaber All alone, or in two’s, The ones who really love you Walk up and down outside the wall Pink Floyd […]

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IL CANTICO DELLE CREATURE ___ La mostra di Giuseppe Polverari per FestivalFilosofia 2011[sulla Natura]

Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messer lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumeni noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Francesco da Assisi Nonostante tutta la sua scienza, l’uomo non è ancora riuscito a decifrare davvero il linguaggio

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SOMEWHERE BEYOND THE SEA _ La mostra “Historia Naturalis ” di Mirco Denicolò per FestivalFilosofia 2011 [sulla Natura]

Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non

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DE RERUM NATURA _ La mostra “Lebensraum” di Andrea Palamà, Luigi Massari, Emanuele Puzziello e Patrizia Emma Scialpi per FestivalFilosofia 2011 [sulla Natura]

In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Gesù «È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi

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KABALISTIC DADA-DANDY __ Il cappello mistico di Omar Nardi

Una camicia dadaista ripiegata. Dal suo colletto fuoriesce un piccolo copricapo ottocentesco da uomo. Un cappello da uomo rimpicciolito, portato sul davanti, come il cilindro di Wilhelmina Murray in Bram Stokers Dracula. Concepito per ragazze androgine dal cranio rasato, sulla nuca presenta una kippah ebraica, una piccola calotta strutturata da un cluster di papillon neri.

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GLI ANIMALI SACRI ___ Post-umanesimo, iconografia religiosa e bestiari nell’arte di Phillo Cremisi

Prima che sia troppo tardi, bisogna farla finita con l’umanesimo. Con la convinzione che l’uomo sia al centro del mondo, e che tutti gli altri esseri siano subordinati a lui. Rispetto all’essere umano, gli animali sono considerati inferiori, più stupidi, meno puri. Lo specismo funziona come il razzismo o il sessismo. Questa stessa ideologia supporta

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QUELLO CHE VUOI GUARDARE _ La mostra “Lebensraum” di Underdog Studio

La boa dei trent’anni. Ci si ferma, per guardarsi intorno. Oppure indietro, se intorno è troppo brutto. Con un surplus di consapevolezza. Con nostalgia, oppure ironia e rabbia. A seconda della focale dello sguardo. Emanuele Puzziello rappresenta un bobby inglese che illustra il concetto di Disciplina: in una mano un paio di manette, nell’altra, invece

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L’ANIMA DEGLI OGGETTI ___ La mostra “Exit-Art” di Zazzaro

La generazione dei ventenni sembra aver intuito che la spazzatura è una risorsa, da cui si possono trarre diverse tipologie di energia. Perfino energia creativa. Il riciclaggio dei rifiuti rivaluta la dimensione della scelta. Nessuna scelta è definitiva, soprattutto quelle che presuppongono di scartare e di distruggere qualcosa. I cimiteri degli oggetti possono essere scandagliati,

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GLI ALIENI ___ Il bestiario simbolico in “Walden” di Andrea Paganini

Andrea Paganini rivisita la tradizione medievale dei bestiari, nei quali la natura umana viene indagata tramite uno dei suoi presunti opposti, l’animale. Essere alieno, eppure omologo all’uomo in modi trasversali e maniere inconfessabili, l’animale è da sempre stato uno dei soggetti prediletti della storia dell’arte, fin dall’alba del Paleolitico. La tecnica di matrice informale di

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Emotional Landscapes ___ Corporeità ed interiorità nella pittura paesaggistica contemporanea

La collettiva Emotional Landscapes mostra come la sensibilità contemporanea per il paesaggio abbia profonde radici nell’estetica romantica. Proprio nell’Ottocento nasce l’idea del mondo come cassa di risonanza individuale, e quindi il concetto che il paesaggio sia un’emanazione dell’interiorità. Il mondo non esiste, se non nei nostri sensi. Il mondo poi, nella speculazione attuale sulla corporeità,

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LE TEORICHE DEL CAOS ___ La mostra “Duo” di Sebastiano Cantelli e Domenica Basile

Dunque al principio fu il Caos, e poi la Terra dal grande seno, sede incrollabile di tutti gli immortali che abitano la sommità del nevoso Olimpo, e il Tartaro tenebroso nelle profondità della grande Terra, e poi Amore, il più bello degli immortali, che irrora del suo languore sia gli dei che gli uomini, ammansisce

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NEL NOME DEL PADRE ___ Sacri Cuori, teschi e croci gloriose nell’arte di Diego e Lino Borghi

L’arte di Diego e Lino Borghi ha molteplici livelli di lettura. Sotto ad una superficie di simboli sub-culturali, provenienti dal mondo dei tatuaggi, della musica hard rock e del cyberpunk, affiorano gli archetipi della coscienza collettiva, quelle costanti che da sempre ricorrono nella storia della cultura occidentale.Anche quando si mostra sul supporto eterodosso del tatuaggio,

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FORTES FORTUNA ADIUVAT _ Eroismo, migranti e grandi narrazioni nella mostra “Nella buona e nella cattiva sorte” di Simone Ferrarini per FestivalFilosofia 2010 [sulla Fortuna]

Che fine hanno fatto le grandi narrazioni? Quelle mitologie che raccontano del Big Change, ovvero l’esito del viaggio dell’eroe? L’eroe lascia la terra della mancanza per muoversi verso un mondo sconosciuto, in cui dovrà superare soglie e prove, fino ad arrivare al sacrificio e alla resurrezione. Questo schema narrativo ha fatto nascere religioni, miti di

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DANDIES E SBIRRI A BRACCETTO VERSO LA CATASTROFE ___ La mostra “The end of the 90s and the Impressionists” di Stefano Pasquini per FestivalFilosofia 2010 [sulla Fortuna]

A i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini Torquato Tasso Il dandy è una creatura ibrida. La testa di ponte fra una modernità stremata e il trionfo della superficie del postmoderno. Alle persone, il dandy preferisce le cose. Le redingote in stile anglomania , i cappelli a cilindro di Harrington, i

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HORTUS CONCLUSUS ___ La mostra “I Giardini di Lilliput” di Laura Serri per FestivalFilosofia2010 [sulla Fortuna]

Se fino ad ora Laura Serri ha messo a confronto il suo soggetto d’elezione (animale nomade e selvatico) con il supporto (carte da parati pastellate, emblema della casa e della stanzialità), ora la sua ricerca si apre alla terza dimensione. L’artista plasma un mondo edenico, come fatto di marzapane, di vegetazione lussureggiante e priva di

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L’AVVENTURA DELLA RAGAZZA CON LA PISTOLA ___ Il progetto su Monica Vitti di Leo Bellei

Nella storia dell’immagine femminile italiana, Monica Vitti rappresenta il primo caso dello scomodo cortocircuito fra corpo e cervello. Alta, bionda, elegante e cerebrale, la sua è una bellezza introversa e narcisista, da guardare da lontano. Non si può toccarla, non si può parlarle. Almeno all’inizio, quando è la musa metafisica di Antonioni, il maestro di

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GLI ANARCHICI NON ARCHIVIANO ___ Politica e memoria nell’arte di Rossella Biscotti per il catalogo di POST MONUMENTUM

Il lavoro di Rossella Biscotti si incentra sulle direttrici della storia e della memoria. Cornici, telai vuoti, spazi disadorni, in cui i pochi elementi presenti catalizzano masse di significato. Le parole sono basilari nella sua poetica. Racconti brevi fatti di Pentothal e sogni, autoritratti in forma di cielo vuoto, instabilità ed interrelazione, la città delle

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VB XXX ___ Bellezza e morte nell’arte di Vanessa Beecroft per il catalogo di POST MONUMENTUM

Allieva di Giacinto di Pietrantonio a Brera, inizia a fare performances all’inizio degli anni Novanta. Nel corso del suo iter artistico, pur utilizzando altri media quali disegno, pittura e video, trova nelle arti performative lo strumento espressivo privilegiato.Beecroft usa come supporto comunicativo corpi femminili, vivi e muti, che oscillano fra il canone estetico inarrivabile delle

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