STORIA MATERIALE DELLE DROGHE [parte I di 6] ___ Antichità e mondo classico


concert-poster-1967Questo articolo non si propone di essere un’apologia della droga. Sarebbe triviale come scrivere un’apologia dell’esercizio fisico, di una particolare dieta o di qualsiasi attività o azione inerenti la gestione del proprio stato psicofisico. La nostra posizione in merito, sapere se siamo accaniti consumatori o straigh edge radicali, la nostra opinione, se riteniamo che le droghe siano un potente farmaco, uno strumento conoscitivo o un subdolo, implacabile mezzo fascista di controllo sociale, non ha in questa sede alcun valore.  L’articolo parte dalla constatazione della rilevanza sociale delle sostanze psicotrope, della loro fortissima collocazione nell’immaginario e nella vita quotidiana, della grande mole dei discorsi prodotti su di esse, per indagare ciò che comunemente si ignora, ovvero la storia materiale di questo oggetto.

La storia delle droghe è interessante perché si sviluppa in parallelo ad altre storie, quelle della morale, della medicina, della religione e del controllo politico degli individui.

Nella nostra società c’è un atteggiamento di scissione psicotica nei confronti delle droghe. Ufficialmente, a meno che non siano legali, le droghe vengono rifiutate e stigmatizzate. “Drogato” è un insulto che, scisso nelle sue varie sfumature semantiche, va ad indicare una persona incapace, squilibrata, sporca, inaffidabile, viziosa e delinquente. narcoticEppure l’uso delle droghe è innegabilmente molto diffuso. Che siano sostanze psicotrope legali come alcol e psicofarmaci, droghe leggere o droghe pesanti, la maggior parte delle persone le ha usate, le usa o le userà nel futuro. I locali sarebbero semideserti se non ci fosse l’alcool. La stragrande maggioranza dell’industria del divertimento delle discoteche non avrebbe modo di esistere senza le metanfetamine. Molti chirurghi, giornalisti, stilisti, fotomodelle, conduttrici televisive ed avvocati non sarebbero performativi senza l’uso di stimolanti. Le droghe non impediscono agli studenti di laurearsi con ottimi voti e ai professionisti di qualsiasi livello di adempiere alle proprie funzioni professionali. Le droghe permeano molte mitologie dell’immaginario, letterarie, cinematografiche e culturali. William Burroughs, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Edgar Allan Poe, la Beat Generation, Blow, Trainspotting, The Wolf of Wall Street, Pulp Fiction, la Factory di Andy Warhol, Infinite Jest di David Forster Wallace, Breaking Bad sono soltanto alcuni di una miriade di nomi. william_burroughs

Arthur Rimbaudbreaking_bad infinite jest david foster wallacethe wolf of wall street paura e delirio a las vegas blow uma thurman pulp fictionSenza le droghe non esisterebbe la stragrande maggioranza di forme musicali contemporanee, dal blues, al jazz, al rock ‘n’ roll, al punk fino alla techno.cab-calloway-afficheMuddy-Waters-via rockin johnny charlie-parker-the-happy-bird sid e nancy Love Parade, 1992. Wolfgang TillmansCourtesy of Andrea Rosen GalleryIn questo articolo vedremo come le sostanze vengano classificate come legali o illegali dalle varie società e culture in modo completamente arbitrario. Un modo indifferente a criteri scientifici che determinino una reale pericolosità per la salute, come velocità di assuefazione, tolleranza o rapidità nello sviluppare la dipendenza. Posti questi criteri, nella hit parade delle sostanze pericolose secondo il Manuale di Tossicologia usato alla Facoltà di Biotecnologia dell’Università di Modena, al primo posto non c’è l’eroina, ma l’alcool. tossicologiaLe sigarette sono senz’ombra di dubbio cancerogene ma vengono vendute alla popolazione senza problemi. Molte droghe ora illegali, praticamente tutte, anche quelle appartenenti alla categoria delle droghe pesanti, sono state in passato legali. I derivati dell’oppio venivano venduti in farmacia, come anche l’eroina stessa, prodotta dalla Bayer e distribuita ai consumatori in una confezione promozionale assieme all’aspirina. Alla fine degli anni Cinquanta, l’LSD veniva usato con grande successo come sostanza di supporto alla psicoterapia. lsd and cary grantVedremo come la pericolosità percepita delle droghe nasca storicamente non dalla sostanza in sé, ma dalla sua criminalizzazione. Secondo la Scuola di Chicago – un’istituzione sociologica attiva nei primi tre decenni del Novecento, che studiava i cambiamenti e i gruppi sociali delle metropoli nate in America – la devianza non è un fattore biologico, sociale o ontologico, ma è culturalmente appresa dai dispositivi di controllo sociale come sistema penale o famiglia. “Quando qualcuno viene etichettato come ladro, schizofrenico, drogato o prostituta, tale definizione isola un tratto del suo carattere e lo rende assoluto, provocandogli una radicale disarticolazione della propria personalità e percezione di sé. (…)”

vintage-mugshots-old-criminals-city-of-shadows-exhibition-woman-fur-coat“Periodicamente le società sono attraversate da condizioni di panico morale. In quei momenti una situazione, un episodio, un individuo o un gruppo di persone vengono definiti come minaccia ai valori e agli interessi della società, e i media li rappresentano in modo stereotipato. (… ) Le élite devono sviluppare fenomeni di ansia collettiva per poter demonizzare, come nel caso del Marijuana Tax Act del 1937.” (Berzano, Prina, Sociologia della devianza)propaganda del marijuana tax act, 1937assassin-of-youth-marijuanaQuesto articolo si propone di essere un Bignami del saggio Piccola Storia delle Droghe, del professore di sociologia Antonio Escohotado, che costituisce, quando non diversamente segnalato, l’unica nostra fonte bibliografica. Non ci risulta di aver mai visto questo saggio all’info point di un centro sociale. Personalmente, l’abbiamo trovato per caso alla Biblioteca del Collegio San Carlo di Modena, un’autorevole istituzione di studi di Discipline Filosofiche e Teologia.Escohotado_Historia_General_de_las_drogas Al di là della distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti, aleatoria e fortemente imprecisa, Escohotado distingue fra droghe da possesso e droghe da viaggio.witsens_shamanLe droghe da possesso sono diffuse per lo più in Indonesia, in Africa e dovunque si pratichi vudù, candomblè, santeria e mandinga. voodoo-in-haiti38-1296898476Alcol, tabacco, datura, belladonna, sono tutte sostanze che danno un’ebbrezza simile alla possessione, dei raptus e delle sensazioni violente, sia nella nettezza che nella confusione. Illustration_Datura_stramonium0Ci sono anche droghe da possesso europee, come le solanacee allucinogene, giusquiamo, belladonna, stramonio e mandragola. Sembra siano state utilizzate per la prima volta dai druidi. La druida di MalciaussiaC’è un dio della Gallia celtica, Belenus, che costituisce la versione sciamanica di Apollo, ed è origine della parola spagnola beleno, che significa giusquiamo. BelenusSi diceva che questa sostanza potesse provocare levitazione, visioni e fenomeni di telepatia, tutti elementi che ritroveremo nei sabba. Le ricette degli unguenti delle streghe mostrano che uno degli ingredienti ricorrenti conteneva spesso atropina.Scene of Magic (c.1741) by Andrea LocatelliPoi c’è l’altra tipologia di ebbrezza, quella da viaggio: invece di annichilire l’individuo come se fosse posseduto da qualcosa, l’ebbrezza da viaggio potenzia i sensi e la memoria, ed è utilizzata per le esperienze sciamaniche e conoscitive. Se le droghe da possesso sono collegate principalmente con il continente africano, le droghe da viaggio sono utilizzate in Asia Centrale, America Latina, Europa.Shaman-via the ghost diariesL’uso di droghe è una costante antropologica, come l’arte o l’omicidio, universalmente diffusa fin dall’antichità più remota. L’oppio è in uso fra Sumeri, Babilonesi, Egizi, Micenei, Celti. Si suppone che le piantagioni di oppio site a Sud della Spagna, in Egitto e in Mesopotamia siano le più antiche del pianeta, infatti i loro papaveri contengono molta più morfina degli altri. oppio1L’oppio è menzionato in una tavola sumera del 3000 A.C., indicato dalla stessa parola che significa “godere”. Ci sono cilindri babilonesi che raffigurano capsule di papavero. Nell’antichità, l’oppio considerato migliore era quello tebano. Ci sono papiri come quello di Ebers che lo raccomandano come analgesico, come sonnifero e per calmare i neonati che non vogliono dormire. Omero ne parla nell’Odissea come di “qualcosa che fa dimenticare qualsiasi dolore”.Circe and Odysseus, white-ground lekythos by the Athena Painter, ca. 490–480 BC. From Eretria. National Archaeological Museum in Athens, 1133., copyright Marsyas via wikipedia

La canapa viene menzionata per la prima volta in Cina. Fonti più recenti citano un leggendario testo del 3000 a.c., lo Sheng Nun, in cui si afferma che “la canapa adoperata in eccesso fa vedere mostri, ma se la si usa a lungo può far comunicare con gli spiriti ed alleggerire il corpo”. cannibis-sativaIl buddismo la consiglia come sostanza propedeutica alla meditazione. Nell’India brahmanica si ritiene che renda la mente più agile, stimoli il corpo all’amore e allunghi la vita.shivaI funghi allucinogeni sono noti in tutta l’Eurasia ma pare che solo gli sciamani siberiani siano stati in grado di padroneggiare i potentissimi effetti dell’amanita muscaria e di utilizzarla per scopi rituali. amanita-muscariaIn America Latina invece fin dal X secolo a.C. si utilizza il peyote. In uno dei templi di Tenochtitlan c’è una statua del dio della vegetazione Xochipilli, in cui la divinità appare ricoperta da vegetali psicoattivi.xochipilli1La famiglia degli stimolanti è da sempre apprezzata per la naturalezza dell’effetto, che permette di assumere la sostanza più volte al giorno. Gli stimolanti non provocano nessun effetto di trance, a meno ovviamente di non procurarsi un’overdose. L’arbusto di coca viene usato dalle popolazioni andine fin dal III secolo A.C., come attestano dei gruppi scultorei di volti con le guance gonfie per la masticazione delle foglie. Sempre in America del Sud sono diffusi il guaranà, il mate, che contiene caffeina, e anche il cacao, simile alla caffeina per il contenuto di teobromina. In Africa c’è la noce di cola e un arbusto chiamato kat, che si trova in Etiopia e Somalia. Dea khatIl caffè verrà scoperto solo nel X secolo D.C. diffondendosi nel mondo arabo e oltre. In India e in Indonesia è diffusissimo il betel, masticato da un decimo della popolazione mondiale. In Cina si usa il da cinque millenni, e l’efedra. L’effetto comune di queste sostanze è di far lavorare di più e di diminuire il senso di fame e di fatica, quindi sono state apprezzate nel corso dei secoli sia dai poveri, per necessità, sia dai ricchi, per diporto.

Un’altra grande famiglia di stupefacenti è quella degli alcolici. Per fare birra rozza a bassa gradazione basta prendere un qualsiasi frutto, masticarlo e sputarlo, dopodiché la saliva ne causa la fermentazione.fucking fishes, via 9gag.comUna tavoletta cuneiforme del 2200 A.C. consiglia la birra come tonificante alle donne che allattano. In Egitto iniziano i primi problemi documentati, ad esempio c’è un papiro scritto da un padre al figlio in cui si lamenta del suo continuo vagare per le strade trascurando lo studio, a causa dell’alcool. Nel codice di Hammurabi del XVIII secolo A.C. all’ordinanza 108 si condanna a morte per annegamento le ostesse che allungano la birra o il vino di palma con l’acqua. Nella Bibbia si racconta che Noè, dopo essere scampato al diluvio si ubriaca e si denuda. Giovanni Bellini, Derisione di Noè (1515), olio su tela, 103x157 cm, Musée des Beaux-Arts BesançonIl Salmo 104 loda il vino, mentre il Levitico vieta ai sacerdoti di attendere le funzioni ubriachi, perché evidentemente lo facevano spesso, dato che c’è stato il bisogno di un richiamo così formale.

Al contrario, l’induismo e soprattutto il buddhismo condannano l’uso di alcolici.boddhisatva 18 arms


LE DROGHE NELL’ANTICA GRECIA

Nel mondo greco Ippocrate, padre della medicina sperimentale a cui tuttora i medici prestano giuramento, nega la natura soprannaturale dei farmaci, sostenendo che essi siano invece “sostanze che agiscono riscaldando, raffreddando, asciugando, umidificando, contraendo e rilassando, oppure addormentando.” A seconda della dose, il farmaco può portare la salute o la morte. Teofrasto, che scrive il primo trattato di botanica occidentale, si riferisce alla datura in questi termini: “Si somministra solo una dracma se il paziente deve essere rinvigorito e pensare bene di se stesso; il doppio se deve delirare e soffrire di allucinazioni, il triplo se deve diventare pazzo permanentemente; si somministrerà una dose quadrupla se deve morire”. Una droga molto usata nell’antica Grecia è l’oppio, sacro a Demetra. ceres-with-poppies-and-snakes1Le sue devote usavano spille a forma di papavero e gli innamorati traevano auspici per il loro futuro insieme dal rumore prodotto dai petali secchi. C’era anche una terapia del sonno per curare isteria e disturbi dell’umore in cui, appena arrivati in ospedale, i pazienti venivano messi in incubatio, o sogno curativo. Giorgio Cosmancini, nella sua storia della medicina, definisce l’incubatio in questo modo: “L’incubazione è la pratica di chi dorme per avere responsi. Il malato incubante ad Asclepio – come il civis romano incubante a Giove Capitolino che dorme sull’omonimo colle per ricevere un indirizzo di comportamento politico – è colui che dorme per destarsi dal sonno miracolosamente guarito o, in via subordinata, per ricevere un comandamento o un consiglio sul come comportarsi per guarire.” Il farmaco usato a supporto dell’incubatio era l’oppio.incubatio via national geographicNessuna fonte greca descrive l’oppio come potenziale fonte di rovina, ma anzi tutti lo ritengono una medicina capace di lenire ogni dolore.Poppy Goddess, ca. 1300-1250 BCEUn’altra droga fondamentale per il mondo greco era il vino, sacro a Dioniso, divinità estranea, terribile ed estrema. Dioniso impara le danze orgiastiche dalla divinità Cibele, presso la quale soggiorna durante la sua giovinezza errabonda. bacco ebbro michelangeloLo scorrere della bevanda di Dioniso permette agli uomini di abbandonarsi al piacere, al riso, all’amore, alla danza, alla violenza e all’omicidio. Dioniso è il dio della natura tutta, ed è per questo che è detto anche Pan (Tutto). È la divinità che permette agli uomini di attraversare il limite per entrare in contatto con gli dei. In effetti Dioniso è stato portato alle ninfe che dovevano provvedere alla sua educazione da Ermes, il nume tutelare dei confini e degli attraversamenti.Hermes_e_SarpedonQuattro volte all’anno si celebrano le feste dionisiache, happening teatrali emotivamente molto forti che duravano giorni eschiloe che avevano varie funzioni: quella mediatica di propaganda della grandezza delle poleis e quella della creazione di consenso, di coesione interna, basata sull’emotività condivisa. Fiumi di vino scorrevano negli anfiteatri, gli spettatori si spanciavano dalle risate durante le commedie e ululavano di dolore durante le tragedie, mondandosi di tutti i sentimenti troppo estremi.

Si dice che il grande Eschilo, padre della teatro occidentale, fosse sempre ubriaco. Nell’Antica Grecia il vino era consigliato alle persone anziane, perché le manteneva toniche e rimediava alla loro attitudine scorbutica, e chi lo consiglia è Platone, nelle Leggi.

Poi c’erano le feste di Eleusi, i Misteri, che costituivano uno dei momenti fondamentali della spiritualità greca. I misteri di Eleusi sono documentati mille anni prima dei poemi omerici. Il rito officiato durante i Misteri rimette in scena il ratto di Persefone da parte di Ade, la discesa nell’Oltretomba, la ricerca di se stessi nella selva oscura, la risalita e la rinascita.Placca votiva in terracotta ritrovata al santuario di Eleusi (IV secolo a.C.). Il tutto viene reso molto più intenso dall’assunzione di un preparato, il kykeòn (κυκεών), una sorta di tisana di menta e farina deteriorata da un fungo allucinogeno e potenzialmente velenosa. La sua componente psicoattiva, lo sclerozio della segale cornuta, è solubile nell’acqua, a differenza delle componenti venefiche, ed è per questo motivo che non sono documentate morti durante i Misteri. Chiunque, a meno che non avesse commesso un omicidio, poteva riceverli, dai poeti alle cortigiane, fino ai sovrani. Ai Misteri di Eleusi sono stati iniziati Sofocle, Platone e Aristotele. Quella dei Misteri è un’esperienza molto intensa, legata alla morte e alla rinascita. È un culto vestigiale di antichi rituali sciamanici, a cui la patria della democrazia continua ad essere legata, probabilmente per mantenere il contatto con la mentalità delle campagne, e quindi il loro controllo.persephone and demeter admiring each other's mushrooms


ANTICA ROMA

In questa civiltà antica delle droghe si occupava la Lex Cornelia, in base alla quale le droghe erano definite come qualcosa che può servire a curare, come filtro d’amore, o come veleno letale, e solo in quel caso diventa d’interesse della legge e delle autorità. Escohotado riferisce che a Roma era abitudine fumare fiori femmina di canapa durante le riunioni, per incitare “l’ilarità e il godimento”. Durante il regno dell’imperatore Severo, viene emanato un editto per contenere l’utilizzo di datura stramonio e di polvere di cantaride nei bordelli, a causa dei troppi casi di intossicazione.lupanari antica romaMarco Aurelio, in cura dal grande Galeno, autore della teoria dei quattro umori, inizia tutte le giornate con una dose di oppio grande come una colocasia sciolta nel vino tiepido. colocasia marco aurelio 2Dioscoride descrive l’oppio come un rimedio che “elimina il dolore, mitiga la tosse, contiene la diarrea e si somministra a coloro che non riescono a dormire.” E’ molto diffuso anche come stratagemma per ottenere l’eutanasia, e viene scelto per questo da Nerva, Traiano, Adriano, Settimio Severo e Caracalla. Nell’Antica Roma sull’oppio non era permesso speculare, come sulla farina. Nell’anno 313 nell’Urbe c’erano 793 esercizi che vendevano oppio, e il fatturato fiscale ammontava al 15% della riscossione. Tutti gli antichi romani prendevano oppio, per il mal di testa, la dismenorrea, il mal di denti. I vecchi che soffrivano di dolori articolari prendevano oppio, e l’oppio era somministrato ai neonati che strillavano troppo. Prenderlo era considerato un’abitudine inerente allo stato del corpo, come fare esercizio fisico. Nonostante questo uso così massiccio in latino non esiste una parola per indicare l’oppiomane. Gli oppiomani non esistevano perché non esisteva lo stigma sociale inerente l’oppio, tutti ne ricevevano nelle quantità di cui avevano bisogno, un po’ come nella nostra civiltà tutti possono prendere antidolorifici generici.Tall_Poppy_BorderIn latino esistevano invece una dozzina di termini per indicare l’alcolista. L’alcool era sottoposto a molti tabù, ed era causa di grandi drammi sociali e personali. Le donne e gli uomini con meno di trent’anni non potevano assolutamente bere. Le donne che vediamo bere durante i banchetti negli affreschi sono cortigiane, alle quali è concesso fare propri comportamenti e segni proibiti alle donne rispettabili, come ad esempio indossare la toga, abbigliamento molto formale e prettamente maschile. Pompei_-_Casa_dei_Casti_Amanti_-_BanquetTito Livio riporta due casi in particolare di tragedie consumate in relazione all’alcool, quello di un patrizio che uccise la moglie dopo averla sorpresa a bere, e una zitella che venne fatta morire di fame dalla sua famiglia perché beccata con le chiavi della cantina.

Nel 186 A.C. il console Spurio Postumio perseguitò tutti gli adepti del culto di Bacco, facendone crocifiggere settemila, e altri tremila nei sei anni successivi, per un totale di diecimila persone giustiziate atrocemente per quello che oggi è consentito fare a tutti i pasti e ogni weekend. In Ab Urbe Condita, Livio riferisce le parole di condanna del culto di Bacco usate da Postumio: “All’elemento religioso dei baccanali si aggiungevano i piaceri del vino e della festa. Quando il vino infiammò le loro menti e la notte e la promiscuità cancellarono ogni moderazione, cominciarono ad essere messe in atto ogni tipo di corruzioni.pompei-villa-misteri-di-dionisoQuesta orribile mattanza aveva delle motivazioni politiche piuttosto che morali: entro pochi anni sarebbero iniziate le guerre civili ed era necessario intimidire la cittadinanza e liberarsi dei potenziali nemici. Lo stesso principio, anche se in scala molto maggiore in quel di Roma Antica, per cui sotto le elezioni vengono ritirate patenti a tappeto. La stessa sorte avrà alcuni secoli più tardi un altro culto misterico fortemente legato al vino, ovvero il cristianesimo.calice ungherese per l'eucarestia, XV secoloAl di là di questi episodi, in linea di massima il mondo dell’antichità classica greco-romana era abbastanza tollerante nei confronti delle droghe. Filone d’Alessandria sostiene che “Quanti non si concedono l’ebbrezza e si considerano sobri divengono preda delle stesse emozioni dell’ebbro” (De Ebr, XXXVII) Ippocrate, padre della medicina a cui tutti i medici prestano giuramento, consiglia di “Cedere all’ebbrezza una o due volte, ogni tanto.Hippocrates_rubens


_Fine prima parte. La seconda parte dell’articolo sarà dedicata al rapporto fra le droghe e il cristianesimo, sia nelle sue fasi embrionali che in quelle più mature della caccia alle streghe, fino ad arrivare al secolo illuminista. Inoltre parleremo delle droghe nel mondo islamico. Stay tuned!_


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