LA SANTITA’ ATTRAVERSO LO SPECCHIO __ La mostra “Fra le palpebre e gli occhi” di stella (Stefania Gagliano)


 stella (Stefania Gagliano), Sant'Anna in Begarelli, costretta nel suo compianto in damien hirst sul nipote giacente, 2009Che cosa rimane della santità, nell’Occidente contemporaneo?stella (Stefania Gagliano), san sebastiano in sant'agata, 2007Il culto dei santi si lega da sempre al culto della loro immagine. Con il Concilio di Nicea finisce in Occidente l’epoca delle tentazioni iconoclaste: le immagini sacre cessano di essere oggetto di disputa teologica, e si convertono in ciò che Gregorio Magno definisce la “parola degli illetterati”. In questo modo i muri delle cattedrali diventeranno i catechismi illustrati delle masse analfabete. Da allora le immagini hanno continuato a moltiplicarsi, fino all’odierna invasione. Religione, feticismo, divismo e arte sono legati da una lunga storia comune.

stella (Stefania Gagliano), Cristo in Begarelli, sotto i ferri, 2009Fra il Cinquecento e il Seicento c’è stata una proliferazione di santi eccessivi, estatici, miracolosi, per cui il popolo letteralmente impazziva. Questo modello di santità è sopravvissuto alla secolarizzazione. I santi di Stella Stefania Gagliano sono elettrici come divi del rock, glamorous come la stirpe di Vogue, ossuti come fotomodelle penitenti. Ma nello stesso tempo privati della nuova grazia divina, quel luccicante, eterno sorriso.

stella (Stefania Gagliano), San Giovanni Evangelista (sognando l'Apocalisse) 2008Santi tristi, isolati, nevrotici. Fragili e splendenti, come il vetro.

Dolore e forza sono state le cifre della prima generazione di santi cristiani. La generazione dei martiri. Sant’Agata aveva vent’anni quando il proconsole Quinziano si incapricciò di lei. sant'agata, agostino carracciPer piegarla alle sue voglie, la diede in custodia ad Afrodisia, sacerdotessa di Venere, che tentò inutilmente di corromperla al piacere. Agata venne poi sottoposta alla fustigazione, al supplizio dei carboni ardenti e al violento strappo delle mammelle. Il seno chiuso in una stretta fasciatura è una rielaborazione della sua iconografia, e si rifà alla sua natura cerebrale, in bilico fra inibizione sessuale ed autodeterminazione.

stella (Stefania Gagliano), Sant'Agata (chiusa nei suoi jeans), 2007L’evangelista Giovanni era il più bello e il più colto degli apostoli, ed ora sprofonda in una vasca da bagno piena di liquido rosa pastello, aspettando la fine. Maria Maddalena, ancora adornata con i paramenti da prostituta, lava i piedi ad un Gesù che ha il suo stesso volto, e probabilmente anche il suo stesso sesso. Il volto di Cristo è duro e sprezzante. Maddalena è seminuda e genuflessa. Un caos di linee, un’agitazione febbrile scaturisce dall’interazione di due personaggi. Perché di solito le figure dei santi rimangono isolate dentro le tele.

stella (Stefania Gagliano), Santa Maria Maddalena (pedicure), 2008San Sebastiano, dopo essere passato dagli occhi di Derek Jarman, si trasforma in donna, un busto femminile trafitto da frecce invisibili.

stella (Stefania Gagliano), san Sebastiano trafitto, 2007Gesù è stato decollato, come Giovanni Battista, e nessuno bacerà la sua bocca.

Ora che Dio è morto, il martirio viene da dentro.

stella (Stefania Gagliano), decollazione di cristo, 2009Configura un corpo chiuso nell’adorazione di se stesso, della propria tagliente bellezza. Questo ciclo pittorico restituisce la santità al suo antico orizzonte di sofferenza, alterità, e solitudine. Un sacro cuore di vetro, visibile attraverso la pelle che si tende sulle ossa. Stella Stefania Gagliano crea gli scarni altari di coloro che sono caduti, e che si possono vedere guardando attraverso lo specchio.

stella (Stefania Gagliano), non desiderare la donna del prossimo tuo # 23, 2007


Inaugurazione 6 febbraio 2010 presso Art Ekyp


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