SANTITA’ E SACRIFICIO AI TEMPI DEL TRAPIANTO DI ORGANI ___ La mostra “Piccolo Consorzio di Anime” di Lia Mariani


 Quando farete dei due esseri uno,
e farete l’interno come l’esterno, e l’esterno come l’interno e l’alto come il basso.
E se farete il maschio e la femmina in uno,
perché il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina,
entrerete nel regno dei cieli.

Vangelo apocrifo di Tommaso


Orfeo. Osiride. Medea. Le Baccanti. Il XXIII Canto del Canzoniere. La Dodicesima Notte. Improvvisamente l’estate scorsa. Il Pasto Nudo.

Rodin, Orfeo ed Euridice baccanti1 Micheangelo, Bacco, 1496-1497 Penteo_2
Il loro comune denominatore è lo sparagmòs, un antico rituale dionisiaco nel quale un animale vivo, o anche un essere umano, veniva sacrificato tramite lo smembramento. La carne cruda della vittima era divorata nella fase intermedia del sacrificio, denominata omofagia. La fase finale coincideva con l’estasi dionisiaca: la comunione totale col dio, di cui la vittima del sacrificio era l’epifania. Sociologicamente parlando, il fine del rito era l’appropriazione collettiva e la spartizione di un oggetto sostitutivo al corpo sociale stesso, che veniva introiettato dai suoi componenti per farne definitivamente parte.

satiro-mazara del vallo“The Grand Hermetic Androgyne trampling underfoot the four elements of the prima materia,” from Codex Germanicus 598Lia Mariani propone un corpo squartato, suddiviso in vari pezzi.  Androgino. Come un freak da circo, metà e metà. Metà viso femminile, l’altra metà con barba. Peluria nelle gambe. Spalle spioventi, e  ghiandole mammarie dalla forma anomala, forse dovuta ad una mastectomia. In mezzo alle gambe c’è uno strato di lanugine nera, che potrebbe anche non celare alcun attributo sessuale.

Lia Martini, Progetto Piccolo Consorzio di AnimeL’androgino è un essere divino, scandaloso, spiritualmente perfetto.
La riunione degli opposti nell’ermafrodito si contrappone alla dispersione dei vari pezzi del suo corpo.

lia mariani2Intestini come festoni viola pastello.
Pelle rosa, magenta chiaro, come pigmentata da un colorante chimico alimentare.
Dell’avambraccio rimangono solo le ossa, l’ulna e il radio.
Il bicipite e il tricipite si mostrano senza l’involucro della pelle, come pure i muscoli della coscia: sartorio, flessore, adduttore, otturatore.
Vediamo i reticolati blu delle vene, e le ossa della tibia.lia mariani3Un corpo diviso perde tutte le sue funzionalità: le gambe non trasportano, le braccia non modificano, gli intestini non trasformano, il cuore non si contrae e non si espande. Un corpo del genere non può essere altro che uno spettacolo da guardare.

Lia MarianiQuesto corpo racconta la storia di un nuovo santo, di nome Geppo Antonello. Smembrato post mortem sul tavolo operatorio, per donare non solo gli organi, ma anche frammenti di anima. I lacerti di Geppo Antonello viaggiano in 253 corpi, stringendo amicizie, assicurando agli ospiti salute ed equilibrio mentale, conoscendo il mondo da infiniti punti di vista. Infine, dopo aver ottenuto il permesso di riunirsi, il martire si disintegra in un tripudio atomi luminosi. Geppo Antonello si sacrifica, dona il suo corpo e la sua anima, e il suo sacrificio lo rende libero, infinitamente mobile, trionfatore sulla morte.
L’androgino si rompe in pezzi, per poter raggiungere il più alto grado di com-unione. Col mondo e con gli altri.

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Inaugurazione 23 gennaio 2010 presso Magazzini Criminali Link


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