Urs Fischer ha una poetica multiforme, che può concretizzarsi in forme e stili quasi antitetici. Una forte componente di quest’immaginario ha a che fare con gli impulsi infantili. Gli stessi che spingono l’artista a creare giganteschi orsetti gialli da usare come arredo urbano, a infilare spade nella roccia, a costruire una casa di pane commestibile come quella di Hansel e Gretel. Nell’installazione Kyr Royal, oltre ad una pioggia di gocce panciute in stile manga, già si evidenziava l’altra vocazione di Fischer, infantile esattamente come quella di matrice fiabesca. La vocazione a distruggere. Il bisogno di demolire la galleria, aprendo grossi buchi nei muri, allineati come porte di un palazzo rinascimentale. Come dimenticare il clamoroso cratere alla Gavin Brown (You, 2007) Un’operazione di sventramento, di guerriglia, come una bomba che esplode nel cuore delle più algide istituzioni, costringendo lo spettatore alla discesa in uno spazio sporco ed accidentato. Per quello che riguarda la resa della figura umana, nuovamente Fischer si muove tra i medesimi poli. Da una parte statue di sirene nude, in stile road-side attractions. Dall’altra esseri umani sbozzati, busti di dormienti nell’atto di liquefarsi. Da questo polo pauroso è scaturita Marguerite de Ponty. Un nome frivolo da damina francese – in realtà pseudonimo del maestro delle fusioni sinestetiche Stéphane Mallarmé – per un enorme blocco di alluminio color pietra. Forme che sembrano scavate dalle intemperie, attraverso il corso dei millenni. In origine Marguerite de Ponty faceva parte di una triade di divinità ctonie, assieme a Zizi e Miss Satin. Il linguaggio utilizzato la proietta in un passato remoto, in cui la grandiosità delle energie naturali non contemplava l’operato dell’uomo, e la natura inquietante dell’operazione nasce dalla forma vagamente antropomorfa della figura.
Pubblicato su POST-MONUMENT, il catalogo della XIV edizione della Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, a cura di Flavio Cavallucci, giugno 2010 Silvana Editoriale Download Pdf Urs Fischer Postmonument