SPIRAL TRIBE__ La rappresentazione del tempo attraverso i secoli fino alla forma simbolica contemporanea della spirale nelle opere di Lanfredini, Smithson, Merz, Dean, Lingorio, Gallard, Calder


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Il tempo muta forma.
Non solo a livello percettivo, con le sue impennate e decelerate a seconda dello stato d’animo e dell’età dell’individuo, ma anche nel suo aspetto puramente simbolico.
Dal serpente autofagico delle origini, al gigante che uccide i suoi figli, alla mortifera clessidra barocca, fino alle persistenze della memoria degli anni post-bergsoniani, innumerevoli sono stati i modi con cui l’uomo ha rappresentato una delle condizioni fondamentali del suo essere nel mondo.Michael Maier. Atalanta Fugiens. 1617.31821-1823 Crono Divora I Suoi Figli Francisco Goya after a print by Barthel Beham; signed K. 1514 (i.e. Lucas Kilian)]. 1614 1 printMa la figurazione del tempo può essere ridotta a forme ancora più essenziali; più si lavora per sottrazione, più essa risulterà complessa ed onnicomprensiva. Il cerchio delle società neolitiche legate alle stagioni dell’agricoltura, la linea retta della civiltà cristiana e della sua propaggine positivista, la spirale del tempo delle tribù (pre-civili o post-moderne) sono simboli che rappresentano le sfaccettature più sottili delle epoche che li hanno generati.

Proprio per queste sue caratteristiche totalizzanti , la spirale ha attratto un grande numero artisti del Novecento, tanto da indurre alcuni storici dell’arte ad affermare che essa costituisce la forma simbolica dell’arte contemporanea.

guggenheimUno dei templi della contemporaneità, il Guggenheim Museum di New York, si struttura in una spirale discendente.
Alla fermata Vanvitelli della metropolitana di Napoli è stata collocata una delle spirali iperboliche di Mario Merz, come a rivelare la natura fluida ed interconnessa della mobilità nella nostra era.

5 Mario_Merz1Lo stesso segno, graffito prima della colonizzazione sulle rocce del continente americano, era sinonimo di “migrazioni”, o “tribù errante”.

Petroglyph, Arroyo Hondo New MexicoCon la caduta della concezione lineare del tempo, passato presente e futuro si avvolgono in cerchi concentrici. Il postmoderno, fin dagli etimi, si compone di una miscellanea temporale che precipita dentro un eterno presente. In questo stesso orizzonte di temporalità ibride Calder realizza gioielli che sembrano risalire all’Età del Rame, e Italo Lanfredini ripropone l’archetipo del labirinto.

calderBruce Nauman utilizza un’altra spirale al neon per affermare: The true artist helps the world by revealing mystic truths.
La spirale, come un circuito elettrico in cui tutte le parti sono immediatamente comunicanti, ci racconta di sincronicità, flessibilità, ripetizione differente, e del mutamento continuo di questa nostra epoca di transizione.

Ma il monumento spiraliforme più noto dell’arte contemporanea rimane forse Spiral Jetty di Robert Smithson. Vero e proprio memoriale del tempo, che torna sui propri passi in un circolo eterno – strutturalmente omologo, ma mai del tutto identico – Spiral Jetty è anche emblema del divenire della natura. Quella medesima forza che corroderà l’opera fino a farla scomparire. Lo stesso autore, poco prima di morire in un incidente aereo nel ‘73, ebbe occasione di vedere la sua spirale sprofondata nelle acque del Lago Salato. Essa appare e scompare, seguendo schemi discontinui e misteriosi. A volte si manifesta il suo fantasma, fatto di alghe che affiorano sulla superficie. Altre volte la sua forma viene alterata da incrostazioni saline. Ventisette anni dopo la realizzazione del capolavoro di Smithson, l’artista inglese Tacita Dean intraprese un viaggio per trovarne le  vestigia.

spiral-jetty-_-smithson-2Ma non le restò nemmeno la certezza di non averla individuata. L’opera che Dean trasse da quest’esperienza è una traccia audio, i dialoghi con l’amico che la accompagnava nella ricerca. Nel 2004 l’italiana Deborah Ligorio fece lo stesso viaggio. Una telecamera fissa sull’automobile ha registrato tutto il tragitto che dall’aeroporto, attraverso i paesaggi incontaminati dell’immaginario americano, portava fino alle acque rossastre di Rozel Point, e all’apparizione della spirale smaltata di bianchi cristalli di sale. Infine, nel 2008, Cyprien Gallard ha realizzato una performance in cui Spiral Jetty viene avvolta da una nube di ghiaccio secco, che prefigura il suo definitivo sgretolamento.
Il cambiamento, la distruzione e la morte non sono che dettagli del grande divenire universale, di cui il tempo è la misura. Spiral Jetty rimane sospesa fra un passato di esistenza, un futuro di scomparsa, e un presente in cui i due estremi giocano fra loro.

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Pubblicato nella primavera del 2010, Drome Magazine, The Time Issue, numero 17. download pdf spiral tribe su drome


 

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