RICK OWENS___ I maestri del nero nella moda contemporanea


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Rispetto alle ultime tendenze total black e neo goth, Rick Owens è sicuramente uno degli stilisti più prolifici, influenti ed iconici. Lui stesso è un’icona, la cui forza si basa sulla contraddizione e sul paradosso. rick-owens-cover-1_0Corpo scolpito, abbronzatura, capelli liscissimi nero pece, lineamenti asimmetrici e molto marcati, l’immagine di Owens coniuga suggestioni mesoamericane da aristocrazia guerriera di Tenochtitlan, bassifondi drogati, oscurità, perversione, culto del corpo di matrice omosessuale, malattia, solarità, qualcosa di vagamente efebico, qualcosa di gotico e cimiteriale. Insomma, bruttezza e bellezza. rick-owens rick-owens55img-rick-owensAnche la moglie Michèle Lamy è un’icona assoluta del nero nella moda e del canone della bellezza degli anni Dieci, che sposa tutto ciò che è estremo e deforme.

michele-lamy-2 michele-lamy-3Se la deformità più stigmatizzata per le donne è la vecchiaia, la Lamy ha eletto a pietre cardinali della sua estetica la sua cartografia di rughe e una poderosa dentatura metallica, trasformandosi così in strega balcanica, regina zingara, officiante di antichi culti ctoni. Comunque, in qualcosa di indiscutibilmente potente.  michele-lamy6 michele-lamy-5 michele-lamy

Rick Owens condivide con Michèle Lamy lo stesso magnetismo, dato dalla trasformazione alchemica dei propri difetti in punti di forza.rick-owens-michele-lamy rick-owens-michele-lamy-2 rick-owens-michele-lamy-2 michele-lamy-4rick-owens-michele-lamy


RICK OWENS _ BIOGRAFIA ESSENZIALE

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It started off dark.”

Rick Owens

Forse non si direbbe a vederlo, ma Rick Owens è americano. Per molto tempo ha avuto come base Los Angeles, prima di trasferirsi a Parigi, dove al momento presenta le sue collezioni.  Dopo aver fatto la scuola d’arte ha iniziato a lavorare come modellista. Nel ’94 si è messo in proprio, iniziando a confezionare pezzi unici riciclati da stock di capi dell’esercito. Rick Owens ha debuttato nel mondo delle sfilate ufficiali a quarantun’anni, nel 2002, con An American View, un evento sponsorizzato da Vogue. Dal sodalizio di vita e lavoro con la moglie Michèle Lamy sono venuti alla luce la casa di moda indipendente Rick Owens Corporation, un ristorante aperto negli anni Novanta, una linea di arredamento di orientamento brutalista e una discoteca a Parigi, ispirata ad un locale gay squallido e rutilante di colori a Sunset Boulevard.rick-owens-furniture michele-lamy-rick-owens-furnitureLa sua prima collezione è caratterizzata da forme semplici, colori neutri come il nero, il grigio perla, il panna, il ghiaccio. Tutte le modelle hanno un austero cappuccio da pilota, realizzato con lana usurata. Le forme sono lunghe e avvolgenti. Gli abiti sono capi basici, essenziali, e rimandano sempre a un’idea di tempo trascorso, di utilizzo, di tessuti rovinati.

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RICK OWENS E L’AUSTERITA’

rick-owens-fall-2016Un tratto caratteristico e ricorrente degli outfit di Rick Owens è il trucco praticamente assente, sostituito da una massiccia dose di pallore. Questo tratto si manterrà inalterato, a parte qualche eccezione negli ultimi anni: tracce di ombretti di tavolozza neutrale oppure righe di eyeliner, sottili nella primavera/estate 2010, grosse e svettanti verso l’alto come quelle di Jordan, la prima punk di Londra nell’autunno/inverno dello stesso anno. rick-owens-fw-2010-natasha-polyQualora siano presenti, i segni del make-up sono comunque minimali.

Anche i capelli sono spesso orientati verso forme scapigliate, completamente raccolte oppure in configurazioni di geometrie solide.  A parte dettagli come i pettini d’osso nell’hairstyle di Luigi Murenu, non sono previsti particolari decorativi nello stile di Rick Owens. rick-owens-ss-2011-ilva-heitman rick-owens-ss-2011-ming-xi rick-owens-ss-2011-asia-bugajskaTutto è all’insegna dell’austerità, e le forme sono più essenziali, meno virtuosistiche rispetto a quelle utilizzate dagli altri decostruttori, dai giapponesi e dai belga. È per questo motivo che le strutture plastiche e le geometrie nette di Rick Owens sono state fondamentali per tutta la corrente contemporanea del minimal goth. A questo proposito ricordiamo i suoi capi emblematici: le giacche imbottite dell’autunno/inverno del 2006, con colli terminanti in guglie gotiche;

rick-owens_fw-2006 rick-owens_fw-2006-2le costruzioni dei copri-spalla della primavera/estate 2010;

rick-owens_ss-2010-3le scaglie geometriche poste come protezioni sui cappotti armatura delle “suore tribali” (di cui Rick si definisce lo schiavo piuttosto che lo sciamano) dell’autunno/inverno 2010, con i cappucci incorporati nelle pellicce a tubo.

rick-owens-fw-2010-hanne-gaby-odiele rick-owens-fw-2010-heidi-mount rick-owens-fw-2010-olga-sherer rick-owens-fw-2010-44Le geometrie si ritrovano anche spesso nelle acconciature di Murenu, come le sculture di capelli a metà strada fra Klimt e Velasquez della primavera/estate 2013.

rick-owens-ss-2013-3 rick-owens-ss-2013-5 rick-owens-ss-2013klimt-giuditta-detail the-infanta-maria-marguerita-in-pink-1659


IL MEDIOEVO, L’APOCALISSE E LA RITUALITA’

matthias-gerung-apocalypse-fall-of-the-whore-of-babylonian-16th-centuryNell’autunno/inverno del 2007 Rick Owens inizia lo stile medievale, fatto di cappucci plastici, che vanno a formare masse di tessuto intorno al collo e alla testa, con punte ogivali e pellicce.

rick-owens_103702-fw-2007 collezioni-autunno-inverno-2007-rick-owens-2 collezioni-autunno-inverno-2007-rick-owens-3 collezioni-autunno-inverno-2007-rick-owens

Ma dove c’è odore di Medioevo, ci sono le premesse per configurare anche atmosfere post-apocalittiche. Questo perché, come ci insegna la saga di Mad Max, un Nuovo Medioevo nel Terzo Millennio sarebbe possibile solo in seguito ad un’Apocalisse.

Nell’autunno/inverno del 2008 le stratificazioni si fanno esasperate, con falde di stoffa e cuoio, giacche-armatura fatte di pelle, strati di vestiti molteplici, come se ci fosse la necessità di indossare tutto quello che si possiede sopra di sé, per vagare nel deserto, oppure in mezzo alle rovine. rick-owens_127787-fw-2008I gambali di cuoio sono larghi e non rifiniti, come se fossero stati adattati al corpo da persone che avevano necessità di proteggere le gambe con qualcosa di resistente ed impermeabile, senza avere i macchinari o le abilità artigianali per confezionare un prodotto su misura. rick-owens_127798-fw-2008 rick-owens_127832-fw-2008 rick-owens_127803-fw-2008Altre volte gli stivali sono rifiniti, ma sempre altissimi, per le medesime esigenze. Nell’autunno/inverno del 2007 lo stesso Rick Owens dichiara influenze ancora più regressive, parlando di “cavernicoli impellicciati”, ma la stessa impressione da Cimmeria barbarica si sente nell’autunno/inverno del 2008. Tim Blanks ha definito questo tipo di atmosfera con la locuzione “lirismo pagano”.

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Sarah Mower ha definito lo stile di Rick Owens un incrocio fra “ritualismo e primitivismo”, adatto a vestire “dee ctonie”, divinità del suolo, oppure “guardiane della soglia”.rick-owens-ss-2011

rick-owens-ss-2009-e rick-owens-ss-2009-rLa primavera/estate del 2009 è minimalissima e nera, con piedi fasciati da lacerti di pelle che ricordano le buste di plastica avvolte intorno alle scarpe rotte dei barboni e la testa coperta da un copricapo che rimanda formalmente a quello dei re delle dinastie egizie, per un cortocircuito semantico fra miseria e potere assoluto.rick-owens_202824ss-2009 rick-owens_202825-ss-2009 rick-owens_202829-ss-2009


MONASTERI  E TRIBU’

rick-owens_001-fw-2012rick-owens_010-fw-2012 rick-owens_007-fw-2012Affiliate ad un ordine monastico post-apocalittico sono senz’altro le modelle dell’autunno/inverno 2012, fasciate dalla testa ai piedi di lunghi cappotti ed usurate vesti di lana grigia, con la testa coperta da cuffie di lana, passamontagna che si allungano sul viso in fili sfilacciati che ingabbiano i lineamenti. rick-owens_016-fw-2012 rick-owens_024-fw-2012Il nero figura in questa collezione in outfit più marziali, di cuoio lucido, ottimo per le guerriere che sorvegliano il chiostro. rick-owens_027-fw-2012 rick-owens_038-fw-2012 rick-owens_017-fw-2012

I cappucci di lana sfilacciata ricordano anche le celate delle armature. rick-owens_008-fw-2012 rick-owens_002-fw-2012Alla severità del chiostro si rifanno anche i cappucci integrali in stile soggolo dell’autunno/inverno 2011.

rick-owens-fw-2011rick-owens-fw-2011-5 rick-owens-fw-2011-4Il discorso sul sacerdozio e la divinità si fa più angelico e tendente verso l’alto nella primavera/estate del 2012, con forme lunghe e virginali e il muro di luce utilizzato per la sfilata, attraverso cui le modelle devono passare con i loro lunghi capi bianchi, producendo una specie di flash, di fiammata chiara. rick-owens-ss-2012Questo dispositivo era chiamato da Rick Owens “cancello per il paradiso”. D’altra parte, Owens utilizza molto gli elementi naturali nell’ambientazione delle sue sfilate, che creano una cassa di risonanza alla natura primaria e minimale degli abiti. Quindi, ecco il muro di luce della primavera/estate 2012, il vento e la nebbia dell’autunno/inverno 2013), i pezzi di nubi che cadono al suolo come nei temporali devastanti dell’Europa dell’Est (primavera/estate 2013), il fuoco nell’autunno 2012.

Molto monastica anche la collezione dell’autunno/inverno 2013, con forme lunghe e dritte, grandi colli e capelli spettinati portati come un velo.

rick-owens-2013-fall-2 rick-owens-2013-fallDi ispirazione sacerdotale, come la casta di un pianeta alieno, sono sia l’uomo che la donna delle splendide collezioni dell’autunno/inverno 2014, con capi coperti da tiare da Diva Plavalaguna, caviglie dissimulate da gambali larghi e lunghi, pantaloni da motociclista o da robot, guanti incorporati nelle maniche che si possono sfilare facendo passare la mano da una fessura con cerniera laterale all’altezza del polso. rick-owens-fw-2014-det-6 rick-owens-fw-2014-det-5 rick-owens-fw-2014-det3 rick-owens-fw-2014-det2 rick-owens-fw-2014-3 rick-owens-fw-2014-2 rick-owens-fw-2014

Rick Owens mette in discussione i canoni di bellezza tradizionali, con le ragazze sovrappeso ed ingrugnite della primavera/estate 2014, impegnate in una danza collettiva di grande potenza e forza, che veicola un’altra idea onnipresente nello stile di Owens, quella della tribù.rick-owens-ss-2014 rick-owens-ss-2014-6 rick-owens-ss-2014-5 rick-owens-ss-2014-3


MEDIOEVO VENTURO AL MASCHILE

rick-owens-fall-2009Molto importante per capire lo stile di Rick Owens è l’approccio alla moda maschile, con forme larghe e squadrate, e suggestioni che vanno dal cenobio claustrale, alle subculture dei motociclisti, fino alle più oscure sette urbane contemporanee. rick-owens-spring-2011-man-9 rick-owens-spring-2011-man-4 rick-owens-fall-2013-man rick-owens-spring-2016-uomo-2Gli abiti di Rick Owens sono concepiti per una casta tribale di nomadi cercatori, a cavallo di mezzi motorizzati. rick-owens-fw-2014-man-3

rick-owens-fw-2014-man-2Per la primavera/estate del 2011, Owens conia la definizione “monastic couture”.

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rick-owens-spring-2011-man-2 rick-owens-spring-2011-man-1 Nell’autunno/inverno dello stesso anno spiccano vesti lunghe al ginocchio portate sotto giacche classiche o sportive, come se fossero grembiuli da fabbri mitologici. rick-owens-fall-2011-man-10 rick-owens-fall-2011-man-3 rick-owens-fall-2011-man-1efesto_e_i_ciclopiLe vesti si fanno lunghe fino a terra, da vero monaco cistercense, nella primavera/estate del 2012. Completi dal taglio elegante si portano sopra a zoccoli aperti in punta nella primavera/estate del 2013, ma anche a bomber neri con gonne rettangolari sotto al ginocchio. rick-owens-ss-2013-man-2cleric-knight-workman1A ben vedere tutte e tre le caste della società medievale rientrano nell’immaginario maschile di Owens: gli oratores intenti nelle preghiere e nelle pratiche di mortificazione dei chiostri, rick-owens-fw-2014-man-4rick-owens-spring-2016-uomo

i bellatores con le loro corazze di cuoio,

rick-owens-fall-2012-manrick-owens-fall-2011-man-99e i laboratores con zoccoli di legno, tute larghe e grembiuli da lavoro pesante.

rick-owens-ss-2013-man rick-owens-spring-2011-man-5 rick-owens-fw-2014-manTipico da parte di Rick Owens è l’utilizzo della pelle come corazza. I suoi capi in cuoio sono molto rinomati, meravigliosamente rifiniti e tattili. L’idea dell’armatura si collega ad altri concetti molto importanti nello stile di Owens, quello della disciplina e quello dell’eroismo:Tutti ci sentiamo attratti verso l’eroismo, ma non ingenuamente. È la condizione umana. Tutti vorremmo essere eroici, ed è impossibile, ma ci sforziamo comunque di esserlo.

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La bibliografia di questo pezzo è riservata. Tutte le immagini, salvo dove indicato diversamente, sono state reperite su www.vogue.com, che ha costituito uno strumento fondamentale della nostra ricerca.

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Questo articolo costituisce il secondo demo del saggio sul color nero nella moda contemporanea, realizzato in collaborazione con A.D.E. per l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, di cui Kainowska ha già pubblicato la monografia Rei Kawakubo. Sono in preparazione le parti sugli stilisti emergenti, le nuove tendenze del nero e le icone nerovestite. Chiunque sia interessato a comparire in questo progetto, a pubblicarlo o a finanziarlo, può contattarci all’indirizzo kainowska@gmail.com

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