La bellezza degli anni Dieci del III Millennio è assolutamente deforme. Questa nuova forma di bellezza trova i suoi canoni all’interno del padiglione circense dei freak. Le ragazze tatuate hanno fatto da apripista fra gli anni Zero e gli anni Dieci. Ora ci sono modelle obese, donne barbute, flessuose donne leopardo maculate dalla vitiligine, ragazze senza gambe, eteree albine, top model con displasia ectodermica ed alopecia congenita. Tutto ciò può piacere o non piacere, può far alzare cori di voci sdegnate che invocano le divinità della decenza, della salute, dell’indignazione per queste povere anime che vengono sfruttate guadagnando fior di soldi grazie alla loro bellezza mostruosa. Ma così è, anche se non vi pare. I Die Antwoord sposano il valore della bellezza deforme. Il fantomatico mutaforme Dj Hi-Tek nel loro primo video viene impersonato dall’artista sudafricano Leon Botha, affetto da progeria, una malattia rara che provoca l’invecchiamento precoce, il rachitismo e il nanismo. In Zef Side un uomo dalle gambe amputate fa bella mostra dei suoi moncherini sulla sedia a rotelle. Uno dei singoli più famosi dei Die Antwoord si intitola I fink u freeky (And I like you a lot, prosegue il testo.) Vi compaiono un bambino down e dei neri albini, che in Africa vengono perseguitati e mutilati, perché gli stregoni utilizzano i pezzi dei loro corpi per praticare la magia. I valori del rap mainstream non hanno nulla di rivoluzionario, anzi, sono fortemente reazionari: glorificano i soldi, il sesso come dominanza territoriale e come valore misurabile in cm di lunghezza o circonferenza, l’aggressività, la fama, l’arroganza, l’essere arrivati alla vetta e vantarsene. I Die Antwoord sposano in pieno tutti questi valori, ma li rappresentano in modo così esasperato da renderli caricaturali. La caricatura fa parte della deformità.
EVIL BOY
Se è vero che i Die Antwoord mettono alla berlina le stereotipie del codice rap, in Evil Boy la stereotipia in oggetto è l’ossessione fallica. Nel video tutti quanti si sperticano in mosse pelviche, e ogni cosa è itifallica: microfoni, statue lignee, foreste, inquietanti maschere che ricordano le aberranti sculture dei fratelli Chapman.
L’Evil Boy ossessionato dal proprio pene è il rapper Wanga, che si accompagna a due burrose ragazze con i fuseaux dorati e la pettinatura di Yolandi, in twerking perenne. Nella versione notturna del suo delirio, Wanga viene insidiato da losche figure maschili incappucciate, che lui scaccia con una verga tribale, dicendo:
“Stammi a sentire, brutto stronzo, non voglio venire nei cespugli con te. Non toccare il mio pene. Non sono un gay. Il mio pene è per le ragazze. Il mio pene è pulito. Il mio pene è forte. Sono un Big Boy. Non voglio essere un uomo. Voglio rimanere per sempre un cattivo ragazzo.”Come succede anche nell’ambiente militare, l’ossessione fallica ha un potente sostrato omosessuale. Inoltre, a sorpresa, non è indice di virilità matura, ma piuttosto di immaturità adolescenziale. Evil Boy rimanda anche alla pratica tribale africana della circoncisione, che segna il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta e che permette ai ragazzi di rapportarsi e di rivolgere la parola agli uomini. Quando Ninja e Wanga si incontrano, Wanga è un ragazzo di strada e sta per essere sottoposto al rituale, che viene eseguito con un coltello da cucina, senza anestesia, antidolorifici né disinfettanti, in un periodo in cui 60 giovani muoiono a causa di complicazioni dovute a questo rito.Fin dalle prime inquadrature, compare un mostro-istrice itifallico che divora spazzatura. È il Tikoloshe, uno spiritello maligno del folklore zulu.In questo video, Yolandi impersona una sua maschera ricorrente, quella della strega necromante hip-hop. Indossa una sciamanica felpa con cappuccio fatta di tanti ratti albini cuciti insieme. Sono bianchissimi, con occhi rossi come pietre preziose e lunghe code a penzoloni. Yolandi officia il suo rito su un grande altare nero costituito da consolle da dj, casse, scatoloni con disegni di Roger Ballen, composizioni di scheletri pirateschi da vascello fantasma. L’oggetto della sua malia è dj Hi-Tek, che in questo videoclip è interpretato un figaccione biondo, ovvero il produttore Diplo. Yolandi lo sdraia sul letto, lo copre con il suo candido mantello di pantegane e gli dice:“Yo-landi Vi$$er so fancy like this dope ass beat – Rock the motherfuckin microphone with no panties -I’m a bad ass chick yo my black magic – Speletjies make all the boys go… damn that’s sick! (spells/little games) – Lie down on the bed boy lemme light the candles -Uh uh! don’t touch! Yo-landi just too hot to handle! – Blind-fold you, tie your hands up with the hand-cuffs – Even though you lying down, I can make you stand up – Spirits in the room tickle you like a sneaky prawn – Fuck a pen and pad I write my raps with a ouija board -Draw a pentagram on your chest wif my lip-stick – Visions in the mirror heavy zef futuristic – Lemme take your pants off let’s see what you made of – Go through your pockets no we not going to make love – Go through your wallet, woo! What a lot of paper! – What a fuckin sucker! See you later masturbator!”(“Yolandi Visser è così figa, proprio come questo fighissimo beat. Urla percuotendo il cazzo di microfono senza mutandine. Sono una bambina pericolosa, magia nera e yo! Piccoli giochetti che fanno uscire di testa i ragazzi, merda che malattia! Sdraiati sul letto, fammi accendere le candele. Ah no, non si tocca Yo-landi, lei è così calda che ti scotteresti. Quindi ti bendo gli occhi e ti ammanetto. Anche se stai giù, ti faccio venire su. Gli spiriti nella stanza ti solleticano come una subdola bella figa con una brutta faccia. Fanculo la penna e il taccuino, io scrivo il mio rap con la tavola ouija. Ti disegno un pentacolo sul petto col rossetto. Nello specchio visioni zef pesanti e futuristiche. Fatti togliere i pantaloni, vediamo di cosa sei fatto. Ti perquisisco le tasche e ah no, non stiamo per fare l’amore. Ti ho fatto su il portafogli, wow, quanta carta c’è dentro. Che cazzo di stronzo! Allora ciao, cazzone segaiolo, ci si vede!”)Insomma, questa è la fine che nell’universo Die Antwoord fanno gli Evil Boy. Come vedremo più avanti, agli Ugly Boy va un po’ meglio.
PITBULL TERRIER
Un altro video che tratta tematiche relative alla stregoneria e alla magia del caos è Pitbull Terrier. Il cane fa parte del corteo di Ecate, la dea ctonia dei crocicchi e della magia nera, che talvolta è chiamata con l’appellativo di divoratrice di cani. In questo videoclip Ninja interpreta un uomo pitbull, che viene portato in giro mediante una catena al collo, come uno schiavo. Nel suo ballonzolare strisciando attraverso le strade, Pitbull traina uno skateboard su cui viaggia una sorta di gnomo malefico armato di pistola. È il suo padrone, e quando gli ordina di sbranare, Pitbull mira alla giugulare e divora. Ma infine Pitbull riesce a scappare. Si arrampica come un demone su per i muri ed insegue due gatte fotomodelle, una bianca e una nera, fino a brancarle e ad ucciderne una. A questo punto compare lo spiritello Yolandi, vestito di bianco, con iridi completamente nere. I sigilli presenti addosso al corpo di Yolandi sono un riferimento alla magia del caos, un culto anarchico e sincretistico che riunisce qualsivoglia tradizione esoterica, anche quelle più in contrasto fra di loro. I caoti possono fare riferimento al neopaganesimo, allo sciamanesimo, al vuduismo, alla magia nera. Da quest’ultima tradizione, in particolare dai grimori come l’Ars Goetia e dai suoi glifi demoniaci che sarebbero, a quanto pare, potenti nomi ed iscrizioni in enochiano, la magia del caos deriva la pratica della creazione di sigilli, trasformando frasi imperative con cui si vuole modificare l’esistente in simboli grafici. Yolandi seduce Pitbull con un incantamento vocale e si fa inseguire attraverso l’edificio abbandonato. Accecato dalla caccia, Pitbull cade nella trappola di parole del genio-Yolandi, e si fa investire in pieno da un autobus. Compaiono gli esultanti spiriti della morte, assieme a teste di capre sacrificate. Mentre Pitbull si contorce sull’asfalto, lo spiritello Yolandi si china su di lui, gli sputa nella bocca insanguinata, salvandolo dalla morte e liberandolo dalla malia che ne faceva un ragazzo-cane.
UGLY BOY
Pur collocandosi ufficialmente nel campo della bellezza mostruosa, Ugly Boy è il video più commerciale dei Die Antwoord, quello che maggiormente strizza l’occhio all’establishment divistico/musicale. Ninja sfoggia le solite tumefazioni sanguinolente da figo Fight Club. Flirta con la supermodella Cara Delevingne, e contempla le candide nudità di Dita Von Teese. In tutto ciò, Yolandi proclama di amare il suo ragazzo brutto. I ragazzi brutti in questo video sono tanti: Ninja, un clown che ricorda John Wayne Gacy, Flea dei Red Hot Chili Peppers che fa i suoi inconfondibili balletti, Marilyn Manson, due gemelli con mullett e felpa con bandiera americana, un orripilante ciccione guercio in stile Ciprì e Maresco, con tuta azzurra e sigaro, che in realtà è la star di Hollywood Jack Black.A proposito dei registi Ciprì e Maresco, che amavano i freak più schifosi e rivoltanti venticinque anni prima che fosse cool, possiamo notare delle analogie fra il loro codice e quello dei Die Antwoord. Ad esempio l’estremo rigore formale che si sposa con contenuti turpi, soprattutto per quello che riguarda i due video di bianco e nero I fink u freeky e Fok Julle Najeers. Questi due video si assomigliano non solo per il codice fotografico ma anche per la rappresentazione dell’alterità animale. I vermi che escono dalla bocca di Ninja rappresentano la morte, la putrefazione e il rinnovamento, conseguito attraverso le parole. Lo scarafaggio è un animale primordiale, che suscita paura e disgusto. Simbolo del caos, della povertà, ma anche di fortissime capacità di sopravvivenza, nelle storie tradizionali africane lo scarafaggio rappresenta l’eroe degli oppressi. Stesse capacità di sopravvivenza nelle condizioni peggiori sono attribuibili ai ratti. Il leone rappresenta la dominanza e la vittoria. Le farfalle che coprono la testa di Yolandi sono simbolo universale di rinascita. I ragni sono figura della predazione e della creatività. Si legano nuovamente alla capacità poetica: tessere la tela è come snocciolare versi. Non a caso in Fok Julle Najeers il ragno compare sulla bocca di Ninja.
FATTY BOOM BOOM
L’ultimo videoclip che analizziamo è Fatty Boom Boom, in cui viene messa alla berlina Lady Gaga. La diva viene interpretata da un transessuale nasone che parla in modo affettato e che indossa il celebre vestito di carne cruda. Lady Gaga viene a visitare il Sudafrica con uno scalcinato pullmino. Guarda scocciata tutte le attrazioni folkloristiche indicatele dal suo cicerone, come iene al pascolo in mezzo ai rifiuti e proprietari di bottega che si sollazzano con i loro animali da compagnia, pantere nere e leoni. Nota un gruppo di musicisti locali intenti a suonare i loro “funky tunes”. Sono i Die Antwoord, e Lady Gaga li trova “freaky fashion”. Poi subisce un tentativo di rapimento e scappa in mezzo alle strade, diventate immediatamente minacciose. Va da un ginecologo per un problema intimo, che si rivela essere un orribile insetto incastrato dove non batte il sole. Infine il suo vestito di carne attira uno dei leoni visti all’inizio, che la sbrana in un tripudio di fiotti di sangue. Questo video, con il suo contenuto pesantemente denigratorio, è stato realizzato dopo che Lady Gaga ha osato chiedere ai Die Antwoord di farle da spalla nel tour del 2012. Il rifiuto e questa beffa freaky fashion vogliono ribadire che i Die Antwoord sono contro la musica mainstream e che il loro vissuto da strada li salva dall’essere un prodotto commerciale. In merito a questa questione, noi sospendiamo il giudizio. Forse i Die Antwoord dimostrano un amore troppo viscerale per i veri freak, per non essere dei veri freak anch’essi. Altrimenti, se sono una truffa costruita a tavolino, in cui ogni elemento è prestabilito e pre-combinato con gli altri, complimenti agli architetti. In ogni caso, il livore ai limiti dello slut shaming nei confronti di Lady Gaga ci sembra più che altro un esorcismo. Le parabole dei grandi idoli contemporanei dall’immagine estrema si assomigliano tutte, partendo da Marilyn Manson per arrivare a Stefani Joanne Angelina Germanotta. Tutti adorano il momento in cui il limite (visivo, concettuale, narrativo) viene superato, ma in tempi brevissimi subentra la ripetizione, la noia, la smania per qualcosa di più radicalmente differente. L’idolo arde in un attimo provocando un enorme fuoco. Poi viene disertato dagli astanti, e decade dal rango di idolo, tornando ad essere feccia mortale.
Videografia
Bibliografia
http://www.dieantwoord.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Die_Antwoord
https://en.wikipedia.org/wiki/Zef
http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Zef
https://en.wikipedia.org/wiki/Chaos_magic