IL BURATTINO, ALICE E IL MOSTRO CONIGLIO, LA FALENA ___ La mostra “Il cinema d’animazione in stop-motion” di Beatrice Pucci


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Beatrice Pucci ha da poco concluso una personale alla D406 di Modena, assolutamente organica alle atmosfere fiabesche ed inquietanti che accomunano gli artisti presentati da questa galleria. La Pucci ha proposto infatti una rosa di tre cortometraggi realizzati con la tecnica stop-motion, assieme ai pupazzi tridimensionali utilizzati nei filmati. Le sue opere sono come fiabe sporche per bambini imprigionati in corpi da adulti, intraviste in una fase rem a metà strada fra il sogno e l’incubo.

nosferatu, murnau, 22
Le trame dei corti si stemperano in uno scenario che privilegia la visione rispetto alla narrazione, intrecciando suggestioni che vanno dalla grande temperie surrealista, alla Lowbrow Art, agli orrori originari dell’Espressionismo tedesco, fino allo scenario post-umano di Floria Sigismondi, tutor estetica e regista dei videoclip del primo Marilyn Manson.

Floria Sigismondi
La favola di Pinocchio rivela il suo risvolto perturbante, mostrando il protagonista che, in seguito alla sua scelta di essere uomo piuttosto che burattino, si ritrova a fronteggiare la vecchiaia e la morte. Un libro, sfogliato in modo tenero ed ossessivo, diventa l’emblema della memoria di un tempo perduto, e fa da contraltare ad una serie di segni di malattia e degenza (il carrello, il letto, i cucchiai che si muovono da soli).

01-appunti-per-un-film-sulla-vecchiaia-di-pinocchio-2001-349Pinocchio ripete con nostalgia le sue vecchie movenze meccanizzate, mentre una nube di polvere sommerge gradualmente ogni cosa. Sabbia dorata, salvifica, che l’ex-burattino mangia a cucchiaiate, per velocizzare il processo di cancellazione. Pinocchio vuole dimenticare, e trovare pace. È la prima volta che un personaggio delle fiabe esprime in maniera così netta il desiderio di morte.
In Vertigine la messa in scena propone un confronto fra una donna e un mostro-coniglio: potrebbero essere i protagonisti di Lewis Carroll incattiviti dall’età adulta, ed imprigionati in un paese votato alla paura, alla deprivazione sensoriale, all’assenza di meraviglie. La donna pettina il mostro coniglio con una spazzola di ferro, e lui arriccia le labbra su un paio di incisivi appuntiti stile Nosferatu.

Beatrice Pucci, vertigineI due personaggi principali sono affiancati da altri elementi: una cosa strisciante e pelosa, composta da lacerti di corpo; una mano appesa in un armadio; le solite stoviglie stregate che ballano; una serie di forbici semi-vive, composte da chele seghettate che scattano da sole.

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Imago è il lavoro più complesso e ricco di suggestione.
Il titolo indica l’ultimo stadio metamorfico delle farfalle e delle falene.
Non a caso infatti il corto rappresenta un rito di passaggio, e postula la necessità di un sacrificio ai fini del cambiamento. L’interruttore del primo frame indica le due polarità fra cui la protagonista dovrà transitare: una bambola robotizzata di crudele bellezza, ingabbiata nella sua crinolina. Con una specie di gioco di prestigio la creatura mutante fa scaturire dal nulla un pesce, poi lo pone su un tavolo e scimmiotta i suoi sussulti di agonia. Muove le braccia come se fossero ali, ed infine inghiotte il pesce vivo. Poi inizia a ballare, e nel mentre una lanugine bianca la ricopre, come un vestito a bozzolo progettato da designer decostruzionisti.

Beatrice-Pucci
Il finale riprende una delle immagini iniziali, una teca con cinque falene a testa di morto che sbattono le ali, solo che ora le Acherontia Atropos sono diventate sei.
Quelle di Beatrice Pucci sono creature di fiaba sciancate, mutilate dal contatto con la realtà, trasformate in mostri per lo spavento del mondo di fuori. Il lavoro di Beatrice Pucci, come quello di tutti gli artisti che riprendono stili o media legati all’infanzia, si muove sul limite, nella zona di confine in cui la nostalgia per lo stupore e la gioia dell’età infantile si sposa con la conoscenza della morte e dell’amore carnale propria degli adulti.

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Pubblicato nel 2009 sul defunto sito BrainTwisting

http://www.beatricepucci.com/


 

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