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“Alla sua ombra, a cui anelavo, mi siedo, e dolce è il suo frutto al mio palato. Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. (…) Come un nastro di porpora le tue labbra, la tua bocca è soffusa di grazia. ...
Lei pende da un albero in fiore. Sarà meglio che bruci quel vestito sorella. Dalle sue arterie esce zucchero. Io sarò la ferita più grande sul tuo cielo. E il cielo era fatto d’ametista, e tutte le stelle proprio come ...