DIFETTATA___ L’instabilità dei generi nelle opere di stella (Stefania Gagliano) e il crossdressing nella performance Sex Drags and Rock ‘n’ Roll


Difettata, Flyer, opera di stella (Stefania Gagliano), grafiche di Francesca De Paolis


DIFETTO : dal latino deficere, mancare, venir meno.

Mancamento, per cui la cosa non ha tutto ciò che le conviene.  Scarsità, imperfezione, colpa, peccato, errore.

Dizionario etimologico della Lingua Italiana Treccani


Simon Pietro disse loro: “Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della vita!” E Gesù disse: “Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinchè ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Poiché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli.”

Vangelo Apocrifo di Tommaso, loghion 114


QUEER: origine ignota, primo uso documentato 1508

a : senza valore, contraffatto  <queer money, soldi falsi>

b : discutibile, sospetto

a : stranamente diverso  da ciò che è usuale o normale

b (1) : eccentrico , non convenzionale,  moderatamente matto, toccato

c : assorbito o interessato a qualcosa in maniera estrema ed irragionevole, ossessionato

(1) omosessuale, spesso dispregiativo, gay

Dizionario Monolingue della Lingua Inglese  Merriam-Webster [trad. dell’autore]


Socrate raccomandava di fuggire la vista di un bel ragazzo, anche a costo di andare in esilio per un anno.

Michel Foucault, Storia della sessualità 2, -L’uso dei piaceri


Venite, voi spiriti che governate i miei pensieri di morte, strappatemi il mio sesso

Lady Macbeth, William Shakespeare, Macbeth, Atto primo, scena V

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La donna non indosserà ciò che riguarda all’uomo, né indosserà l’uomo un abito da donna: perché quelli che fanno tali cose sono un’abominazione al Signore Dio tuo.

Deuteronomio, 22:5


Il momento più spettacolare dei festeggiamenti organizzati dalla San Francisco Symphony per il settantesimo compleanno di Isaac Stern è stata l’apparizione a sorpresa della ballerina Natasha Milanova Rostropovic, una schiva figura maschile in tutù e calzamaglia, parrucca e tutto il resto. Dopo essersi  inchinata ed aver volteggiato con grazia sulle punte tra orchestra e proscenio, ha preso un violoncello e ha iniziato ad eseguire Il Cigno, dal Carnevale degli animali di Saint-Saens. Non si è capito che si trattava di Mstislav  Rostrovpovic, il grande violocellista e direttore della National Symphony Orchestra, se non quando si è sfilato la parrucca dalla tiara e ha iniziato a lanciar baci a Stern, che, seduto al tavolo d’onore con la famiglia, era piegato in due dalle risate.

San Francisco Chronicle, 23 luglio 1990stella (Stefania Gagliano), Dance Mapplethorpe, tecnica mista, 2013


Gesù disse, vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il Regno dei Cieli

Vangelo di Matteo, 19,21


Due volte la mia sorte bona ha mandato la vostra persona bella in casa mia e d’altri: una vestita da uomo, essendo donna, e l’altra vestita da donna essendo uomo. Voi siete uomo nei casi di drieto e donna nei conti dinnanzi.

Pietro Aretino, Lettera alla cortigiana Zufolina (IV, 365, c. 159)


Che strano potere vi è negli abiti

I.B. Singer, Yentl, il ragazzo della scuola talmudica


La malsana passione del canto e della danza occupa l’animo dei nostri effemminati; arricciarsi i capelli, modulare la voce per renderla carezzevole come quella delle donne, rivaleggiare con queste in languide pose, inventarsi le peggiori oscenità, questo è l’ideale dei nostri adolescenti (…) sempre pronti a insidiare il pudore altrui senza preoccuparsi del proprio

Seneca il Retore,  Metamorfosi, Apuleio, VIII


Nessuno è perfetto

A qualcuno piace caldo, Billy Wilder

billy wilder, a qualcuno piace caldo, 1959


Difettata. Era il modo in cui la nonna  di qualcuno si riferiva all’omosessualità femminile. Quella ragazza ha qualcosa che non va. Quella donna non si potrà mai sposare. È difettata. via lush retina tumblr Non  ci è dato sapere se fosse un modo di dire diffuso fra la borghesia del secolo scorso oppure una forma di allusione reticente utilizzata solo dalla nonna in questione, per motivi di galateo, per non dover pronunciare una parola vergognosa. Questa definizione ci introduce in un sistema di pensiero, che possiamo e vogliamo credere non più vigente,  in cui l’essere lesbica è una faccenda non nominabile, ascrivibile alla criminalità.

lesbian mugshotPerché per il suo “difetto”, la donna omosessuale si sottrae alla legge fondante della civiltà, quella dello scambio delle donne fra clan diversi, diventando così una cosa senza valore. Una merce fallata, fuori dal mercato matrimoniale, in rotta contro la Legge del Padre.  Una che le mimose non le merita proprio.

Si dice che l’8 marzo 1908 sia la data del rogo di una fabbrica di cotone di New York, in cui morirono centinaia di operaie. Ma è un falso storico. Ci fu una fabbrica  che bruciò, in cui lavoravano molte donne, la Triangle a Greene Street, ma la catastrofe avvenne il 25 marzo 1911. La prima Giornata Internazionale della Donna è stata celebrata il 28 febbraio 1909, in seguito al Congresso Internazionale delle Donne Socialiste, che lottavano per i pari diritti. Inizialmente si tenne in giorni variabili a seconda delle nazioni.  Poi, l’otto marzo del 1917 le donne di Mosca guidarono un’immane manifestazione che chiedeva la fine della guerra, e che segnò di fatto l’inizio della Rivoluzione.  Marcia delle donne a Pietrogrado (8 Marzo 1917)Nata con una connotazione fortemente politica, rimasta per vari anni, in modo molto appropriato, fluttuante, alla fine la Festa della Donna è stata fissata l’otto marzo. Se dobbiamo essere sinceri, la Festa della Donna non ci piace. Abbiamo citato i croati a sfinimento, ma torniamo a farlo. Loro dicono che le feste servono a trasgredire una regola, allo scopo di riaffermarla. Ricordiamoci di considerare le donne l’otto marzo, così poi tutto può tornare alla normalità.

stella (Stefania Gagliano), difettataPer l’otto marzo 2013, Cayce’s Lab non ne vuole sapere né dell’indagine sul corpo femminile, né delle collettive di “artiste donne”. Basta!! È tempo di espandersi in orizzonti transgender.

Nonostante la necessità di fare tutte le differenze del caso, nella nostra cultura donne ed omosessuali sono stati legati da un comune destino di subordinazione. Nel nostro orizzonte metafisico, il soggetto della storia e della cultura è sempre stato, fino all’ultimo microsecondo, l’uomo libero, autoctono, bianco, benestante e, a parte la parentesi greca (che comunque disprezzava la passività), eterosessuale. I movimenti di rivolta della fine degli anni Sessanta hanno messo in discussione questa egemonia, con la sollevazione quasi simultanea di tutte le categorie dei subordinati, dai neri, alle donne, ai gay. Se storicamente le femministe sono partite prima, è anche vero che fino agli anni Sessanta la loro lotta non riguardava le masse femminili, ma solo la nicchia delle donne più colte ed economicamente privilegiate. Christina Broom, Suffragette al Salone delle Donne, 1909, Museum of London La lotta per la liberazione omosessuale parte con i moti di Stonewall, una serie di scontri fra la polizia e la comunità omosessuale scoppiati a New York nel giugno del ’69, in seguito ai funerali di Judy Garland.  moti di stonewall, 1969E in Italia, negli anni Settanta, c’è stata un’alleanza sotterranea fra le lotte per i diritti dei gay e quelle delle femministe, come testimonia Mimi e Istrioni, il meraviglioso racconto di Pier Vittorio Tondelli in Altri Libertini, che racconta le malefatte delle Splash, tre ragazze super-emancipate in giro per discoteche, piazze e radio libere assieme a Benny, adolescente dalla sessualità in bilico.

Le statunitensi dicono che gli orientamenti sessuali e il modo di percepire la propria identità sessuale sono massivamente influenzati dalla società, che, a seconda del momento storico-culturale, veicola le idee su ciò che è giusto, ortodosso, naturale, in linea con il volere di Dio,  con il progresso scientifico, o con il post-umanesimo compulsivo ed edonista. La scelta di ciò che dovremmo essere e di ciò che ci piace quindi è una scelta fittizia, non volontaria, fortemente condizionata.  Come tutte le cose più insospettabili, anche il genere sessuale è un costrutto culturale. La percezione della sessualità è qualcosa che la civiltà ha sempre tentato di manipolare, perché è connessa con il Potere, soprattutto per quello che riguarda i ruoli di genere. Il desiderio è sempre stato la forza  più destabilizzante per lo status quo, e quindi il Potere deve cercare in tutti i modi di controllarlo.

stella (Stefania Gagliano) nel ciclo Difettata rappresenta delle figure del desiderio, anarchiche, eccentriche, non convenzionali. stella usa un supporto profondamente camp, i bianchi centrini di carta usati di solito come sotto-torte, per veicolare un’idea di leziosità preziosa, di leggiadria, ma anche di qualcosa di finto, artificiale, kitsch. In mezzo a questi merletti di carta  vengono rappresentati gli organi sessuali, la sezione del pene, della cavità vaginale e di quella anale. Il risultato non è per nulla scabroso, ma delicato come i pizzi fiamminghi.  La tecnica di Difettata è il disegno a penna, e c’è una continuità stilistica con i tratti veloci, sporchi ed essenziali delle opere pittoriche. I soggetti si configurano alternando citazioni di icone della fotografia queer, come le gambe maschili calzate di scarpette da punta di Robert Mapplethorpe, oppure Candy Darling sul letto di morte ritratta da Peter Hujar. stella (Stefania Gagliano), Die Candy, tecnica mista, 2013In questo modo Gagliano evidenzia il nocciolo dell’iconografia gay, che si fonda nell’abbattimento di tutti i dualismi, maschio/femmina, euforia/malinconia, eros/morte, contaminandolo con una visione privata e diagonale, per descrivere una sessualità fluida, in cui le identità sono continuamente ridefinite dalla relazione con ciò che è altro da sè.

Sex Drags and Rock 'n' Roll, Amy, Courtney e Patti, backstagePer la Festa della Donna Cayce’s Lab vuole divertirsi a confondere i codici e propone Sex Drags and Rock ‘n’ Roll, una performance di operatori artistici trasformati in drag queen e drag king dallo spirito fortemente punk rock.

Come prologo, avremo A caccia di Kurt, un’azione della performer Gudrun De Chirico, che già per la seconda volta naviga per noi nelle limacciose acque del grunge (forse perché assomiglia come una goccia d’acqua a Mister Cobain?). Mischiando la favola di Cappuccetto Rosso, il lusso dei vestiti da sera, le maschere ferali e le litanie sulle armi di Full Metal Jacket, Gudrun De Chirico veste i panni sia di Courtney Love che di Kurt Cobain, componendo una delicata ed inquietante lirica sulla sparizione dell’ultima vera icona del rock.

Sex Drags and Rock 'n' Roll, Courtney LoveYou look good in my dress”, diceva Courtney  a Kurt  in My Beautiful Son, nel periodo in cui sono stati la coppia più figa del mondo. Era il tempo delle Riot Grrrls, ovverosia le punk di Olympia e Seattle, che all’inizio degli anni Novanta hanno sovvertito il sessismo della scena hard-core americana a colpi di rossetto sbavato e chiome decolorate. Le Riot Grrrls avevano la loro Miss Mondo, con coroncina, autoreggenti strappate e urla al vetriolo. E poi c’era l’efebo dalle devastanti esplosioni di rabbia, che andava a Mtv vestito da Barbie, dichiarava alla stampa di essere sempre stato attratto dalla bisessualità e  vietava agli omofobi di comprare i suoi dischi. Erano bei tempi.

Sex Drags and Rock 'n' Roll, Gudrun De Chirico, Kurt CobainA parte Kurt e Courtney, per Sex Drags and Rock ‘n’ Roll avremo naturalmente Patti Smith, magrissima ed androgina icona proto-punk. Patti aveva un super contratto con la Arista che le garantiva il controllo assoluto della sua immagine. Con la foto di copertina di Horses,  giacca sulla spalla, camicia bianca, cravatta nera e sottile slacciata, Patti provocò le ire dei dirigenti della  casa discografica, che non potevano tollerare la visibilità dei suoi baffetti. Ma non ci fu nulla da fare. Per inciso, Horses finì al ventiseiesimo posto nella lista delle cento migliori copertine del rock, stilata dalla rivista Rolling Stone.

Sex Drags and Rock 'n' Roll, Patti SmithAmy Winehouse e Nick Cave, forse più allineati rispetto al canone degli spettacoli drag per la loro carica erotica marcatamente femminile e maschile, vengono scelti per la loro potenza iconica, la loro immediata riconoscibilità anche solo attraverso i contorni, dal bulbo di capelli, dai tatuaggi,  dall’eterna sigaretta, dalla pettinata da teddy boy della Bible Belt. Amy e Nick ci piacciono per il loro (in)sano ed estremo maledettismo, perchè non è una posa, ma uno specchio in cui guardare come il malessere si possa conciliare con la bellezza.Nick-Cave

Performance Sex Drags and Rock 'n' Roll, Nick CaveFile photo shows singer Amy Winehouse performing during the MTV Europe Awards ceremony in MunichPerformance Sex Drags and Rock 'n' Roll, Amy WinehouseCome poteva mancare David Bowie, camaleonte sempre in bilico fra i sessi, che ha fatto dell’ ambiguità la chiave del suo successo? David capisce quello che deve fare agli inizi degli anni Settanta, porta lunghi capelli ondulati e vestiti da donna. Anche se in America i redneck lo fischiano e gli tirano di tutto, Bowie sa che presto tutti quanti diventeranno come lui. Arricchisce i suoi spunti entrando in contatto con le Super Star transessuali di Warhol, e infine partorisce Ziggy, androgino spaziale che lo traghetta nell’Olimpo della fama.

David-Bowie-in-DragIl crossdressig  maschile/femminile è sempre stato legato alla teatralità. Dagli attori greci abbigliati in coturni e maschere femminili, ai castrati del Settecento vestiti di piume e ori come i cantanti glam, alle mezzo-soprano vestite da uomini che rubarono loro il posto nelle opere,  a Dorothy Tipton che finse per tutta la vita di essere un uomo per poter suonare il jazz, a Sarah Bernhardt che interpretava Amleto, ad Oscar Wilde travestito da Salomè, all’androginia di Lawrence Olivier e Greta Garbo, al foglio di via per aver portato abiti maschili che il sindaco di Berlino diede a Marlene Dietrich. Dorothy Tipton Farinelli wilde-in-costume-of-salome Sarah Bernhardt in AmletoE poi il Kabuki, il No, l’opera cinese, fino ad arrivare ai New York Dolls, ai T. Rex, a Marilyn Manson e Genesis P-Orridge. peking-operaNYDollscd-marilyn-manson-mechanical-animals Genesis-plume-hair Insomma, il palcoscenico è sempre stato il luogo privilegiato della trasgressione, e per l’otto marzo Cayce’s Lab si trasforma in ribalta per trasgredire la legge del dualismo dei sessi. Auspicando che il rituale propiziatorio non rimanga circoscritto ad una sola giornata, ma porti finalmente a una rivoluzione permanente.vintage-drag-queen


Testo critico e curatela per la mostra di stella (Stefania Gagliano) Difettata, inaugurazione 8 marzo 2013, con performance di Gudrun De Chirico A Caccia di Kurt e performance Sex Drags and Rock ‘n’ Roll, con Omar Nardi (Courtney Love), Davide Ingrami (Patti Smith) Francesca De Paolis (Nick Cave) e Mario di Martino (Amy Winehouse). Francesca Ferri (David Bowie) non è potuta venire perchè prossima a partorire.

Stephanie Saujon Baltz, Baby BowiePubblicato sulla fanzine cartacea autoprodotta Unknown Pleasures, numero uno, grafiche Valentina Mangieri, direzione artistica LST

Fanzine Unknown Pleasures, numero 1, Difettata, grafiche Valentina Mangieri, direz.art.LST, Fanzine Unknown Pleasures, numero 1, Difettata, grafiche Valentina Mangieri, direz.art.LST, 2Fanzine Unknown Pleasures, numero 1, Difettata, grafiche Valentina Mangieri, direz.art.LST,3Fanzine Unknown Pleasures, numero 1, Difettata, grafiche Valentina Mangieri, direz.art.LST, 4


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