DEREK RIDGERS’ LONDON YOUTH ’78-’87___Parte II: Locali, tendenze, New Romantics, personaggi e subculture a Londra fra il 1983 e il 1987


Derek Ridgers London Youth 78-87, At The Wag Club, 19861983 _ THE WAG CLUB

The Wag apre nell’ottobre dell’82 e costituisce la risposta a Strange da parte dell’imprenditore e stilista diplomato alla Saint Martins Chris Sullivan. Steve Strange, dopo aver creato il movimento New Romantic nelle serate all’avanguardia al Billy’s e al Blitz Club, aveva nel frattempo ripiegato nel mainstream codificato e danaroso con il trasloco delle sue serate al Camden Palace. Fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, mentre Strange plasmava una scena underground destinata ad influenzare tutto il decennio, a base di androginia, favolosi paludamenti imperiali ed un sound altrettanto stiloso, freddo, robotico ed artificiale, Chris Sullivan gestiva a sua volta locali come Le Beat Route, Hell e Saint Moritz, attenti a creare atmosfere postmoderne con ricercate miscellanee temporali di stili, ma meno selettive, più accoglienti e più orientate sulla black music. Se vi siete persi la storia di questi spazi e di chi li ha popolati andate qui per recuperare la prima parte dell’articolo. Proprio come nel caso degli altri locali gestiti da Chris Sullivan, esteticamente The Wag è un altro club orrido, ma tutti ricordano che “esserci ti faceva sentire speciale”. The Wag differisce dal suo fratello maggiore Le Beat Route per la politica selettiva, è un club esclusivo come i locali di Steve Strange, per gente come Bowie e Gaultier e per quelli della cerchia di Chris Sullivan. C’è droga di ogni tipo e gente che fa sesso in ogni dove, all’entrata, nei bagni, in pista. La musica è principalmente house e hip-hop. The Wag è aperto tutte le sere della settimana, il martedì sera c’è la serata super camp dello stilista Stephen Linard, Total Fashion Victim, con Princess Julia che mette su disco-music, glam rock e canzoni di Judy Garland. Derek Ridgers London Youth 78-87, Stephen, The Wag Club, 1983Il mercoledì è la serata per le avanguardie hip hop provenienti dalle metropoli americane. Il giovedì è per i live e ospita anche le prime prove di Sade. Domenica è per il jazz, con dj set, concerti dal vivo e ballerini indemoniati.

Al Wag Club riconosciamo una giovanissima Neneh Cherry, che all’inizio degli anni Novanta sarà interprete del celebre pezzo 7 seconds. Al The Wag, diciannovenne, lo stesso anno in cui si sposerà, darà alla luce una figlia e quattro anni prima che inizi la sua carriera, Neneh indossa una mise androgina con cappello da gaucho da cui spuntano grosse trecce.Derek Ridgers London Youth 78-87, Neneh Cherry, The Wag Club, 1983

Un altro personaggio iconico che incontriamo al Wag Club è Jessica, con jeans strappati da cui si intravedono calze a rete, polsini di pelle stringati, guanti senza dita ed una immensa cotonata bicolore.Derek Ridgers London Youth 78-87, Jessica, The Wag Club, 1983

Anche Bee e Sue sfoggiano mise interessanti: una indossa un paio di orecchini tribal a punta lunghi una quarantina di centimetri, l’altra una maglia di Vivienne Westwood comprata al Worlds End. Questa maglia con inserto tubolare in mezzo ai seni fa parte della collezione Jungle Beach, la cui atmosfera ha alla base l’idea di un naufragio su un’isola deserta ai tropici e il ritorno ad una situazione tribale. Derek Ridgers London Youth 78-87, Bee and Sue, The Wag Club, 1983La Westwood ha sempre utilizzato i suoi abiti anche come commentario politico. Jordan, la sua storica commessa, in questo video spiega come nell’epoca della recessione thatcheriana tutti fossero depressi e come di conseguenza facessero di tutto per apparire ricchi e felici. “Vivienne Westwood ha sviluppato questa base orientando la propria attenzione su delle minoranze storiche come i pirati o gli indiani Apache o i cortigiani di Luigi XIV.”Pirate outfit, Vivienne Westwood, 1980. Museum no. T.334-1983 Victoria and Albert Museum

La moda di strada inglese di questo frangente temporale proviene dall’East End, una zona povera di Londra. Il movimento New Romantic non è stato creato da gente ricca, ma da disoccupati e studenti d’arte che abitavano negli squat. I vestiti venivano recuperati in mercatini dell’usato o nell’armadio della nonna.


1984 _ LES INCROYABLES

All’inizio degli anni Ottanta, con l’esplosione di subculture in cui l’estetica è preponderante rispetto a pratiche e rituali, King’s Road diventa uno dei poli diurni più importanti, configurandosi come la più lunga passerella del mondo.

E proprio a King’s Road, nell’anno 1984 ci imbattiamo in Susie, che ci colpisce per la sua assoluta contemporaneità total black, con abito stratificato e decostruito e caschetto à la Valentina. Derek Ridgers London Youth 78-87, Susie,Kings Road, 1984Susie Bick deve aver colpito molto anche Nick Cave, dal momento che nel 1999 se l’è sposata. nick e susiesusie bick per diorSusie ha occhi iridescenti che sfumano dall’azzurro, al verde fino al giallo che incornicia la pupilla, ed assomiglia a Madonna nel video di Frozen. Forse però, considerando il fatto che l’aura di Susie è gotica da sempre, è più corretto dire che è Madonna che si è ispirata a lei per l’outfit e le atmosfere di Frozen. susie bickSusie ha fatto la modella per Vivienne Westwood, Dior, è finita sulla copertina di Vogue e su quella del disco del marito Push The Sky Away, in nudo integrale. Ora ha quarantacinque anni ed è ancora bellissima.Nick Cave, Push-The-Sky-Away

Nello stesso anno ci vediamo due personaggi molto ruvidi, con un look a metà strada fra l’hard rock lurido e motorizzato, il grunge e l’industrial, evocato dalla toppa con la croce papale degli Psychic Tv. Il look in questo caso è perfettamente rappresentativo dell’essenza, dato che il personaggio a destra, Martin Glover, anche conosciuto col soprannome di Youth, è stato un membro fondatore dei Killing Joke, gruppo molto più corposo ed oscuro dei coevi new-wavers con la ciuffa amanti dei sintetizzatori. I Killing Joke sono stati fondamentali per tutto quello che sarà il grunge, il crossover, l’industrial e il nu metal. Martin Glover li abbandonerà per dedicarsi ad altri progetti, più orientati sul funk, e per diventare infine produttore musicale, occupandosi di Guns ‘n’ Roses, Siouxsie, Primal Scream e Depeche Mode. Invece Mark Manning, sulla sinistra, più o meno all’epoca di questa foto, fa il grafico presso la rivista underground Flexipop. Gli uffici della redazione vengono frequentati da cantanti e musicisti talmente debosciati che gli faranno venire voglia di diventare uno di loro. Mark adotterà il nome d’arte di Zodiac Mindwarp ed inizierà a cantare con la band hard rock Love Reactions.Derek Ridgers London Youth 78-87, Mark and Youth, Gossip, 1984

 Un altro personaggio importantissimo dell’anno 1984 è John Galliano, fotografato il giorno del suo show finale alla Saint Martins, in cui presenta una collezione ispirata agli Incroyables, damerini aristocratici crudeli sopravvissuti alla mattanza della Rivoluzione Francese. Derek Ridgers riferisce che questa foto venne fatta nel vicolo nel retro dell’edificio in Charing Cross Road con John Galliano seduto sui blocchi di legno che sarebbero stati intagliati dagli studenti d’arte. Derek Ridgers London Youth 78-87, John behind St Martins College, Soho, 1984Galliano forse è lo stilista che in assoluto è stato maggiormente influenzato dal movimento New Romantic. La collezione primavera/estate del 2003, con coturni altissimi, modelle con la pelle dipinta integralmente di ocra o di blu, enormi corolle di tessuto, sari avvolgenti e variopinti, è un chiaro omaggio a Leigh Bowery e Trojan con il loro progetto Pakis from Outer Space, ispirato alle divinità indiane come Kalì, che vedremo in dettaglio più avanti. Galliano spring 2003I tailleur dell’autunno/inverno 2003, raffinati, vagamente eccessivi, vagamente deformi, si abbinano con trucchi sgargianti da transessuale e nei giganti. Galliano fall 2003La collezione primavera/estate 2004 ripropone volumi esorbitanti di pizzi bianchi che ricordano il Bowie Pierrot di Ashes to Ashes, nel momento in cui il Duca Bianco tributa la sua attenzione e il suo omaggio alla scena che ne aveva fatto l’idolo assoluto, vestendosi come un New Romantic e facendo comparire nel video Steve Strange, Princess Julia, Judith Frankland e Darla Jane Gilroy. Galliano spring 2004Forse l’impronta New Romantic è ancora più visibile nelle collezioni di Galliano per Christian Dior, con l’autunno/inverno del 2005, un’esplosione di colori e forme scultoree con le Creepers alla base della silhouette, oppure l’autunno/inverno del 2003, con volti dai trucchi fantasmagorici su base bianca ed incroci virtuosi fra pizzi rosa e lattice nero.

Dior Fall 2004 dior fall 2003 dior fall 2003, 2

1985 _ TABOO

Il Taboo apre i battenti a Leicester Square nel gennaio dell’85, su iniziativa dell’imprenditore Tony Gordon, della ballerina Angela Frankie e di Leigh Bowery. Il locale ha divanetti di pelle rossa e specchi alle pareti, ereditati dalla precedente gestione in stile Far West. Il budget a disposizione è praticamente inesistente. Non ci sono soldi per fare i flyer per l’inaugurazione, così Leigh realizza dei cartoncini a mano incollandovi sopra immagini ritagliate dalla sua sconfinata collezione di riviste porno. La politica della selezione viene spiegata da Bowery in questo modo: “Vestitevi come se la vostra vita dipendesse da questo, altrimenti non prendetevi nemmeno il disturbo.” Il Taboo è una discoteca e un fetish club, e il suo nome è antifrastico, perché all’interno delle sue mura non esistono tabù. Fin da subito c’è un ottimo riscontro, sia economico che di pubblico, ma dopo un anno e mezzo Leigh Bowery inizia ad annoiarsi. Per risolvere il problema chiama i giornalisti conservatori del Mail on Sunday, e tutto va secondo i suoi programmi. I giornalisti attaccano duramente il locale e in breve tempo Leigh riceve una telefonata da parte del proprietario che gli annuncia la fine della sua gestione. Secondo Derek Ridgers, la chiusura del Taboo segna la fine di un’epoca e la morte del movimento New Romantic.Derek Ridgers London Youth 78-87, Leigh, Taboo, 1985

Ma vediamo ora chi è il responsabile di tutto ciò, ovvero Leigh Bowery, stilista, organizzatore di eventi e performer, la cui icona fortissima ed inquietante ha profondamente influenzato Lady Gaga, molti dei più grandi stilisti contemporanei come John Galliano, Vivenne Westwood, Gareth Pugh, Alexander McQueen, e poi i Club Kids newyorkesi e buona parte degli animatori più estremi della club-culture da Ibiza all’Emilia Romagna. leighbowery06_mcqueenRicoperto di lustrini, con protuberanze inumane, caschi di occhiali, colate di colore sulla testa rasata, labbra ingigantite e deformate, Leigh Bowery è alto, imponente e sovrappeso. LEIGH-BOWERY2A volte gira di giorno fra la folla con pellicce di peluche leopardato e maschere altrettanto leopardate in faccia. Più spesso però di giorno preferisce giocare a Dottor Jekyll, vestendosi normalmente e facendo sfoggio delle sue perfette maniere da lord. I suoi amici dicono che senza i suoi vestiti da pazzo, Leigh ha comunque l’aspetto di un assassino seriale. LEIGH-BOWERYBowery è australiano, i suoi genitori fanno parte dell’Esercito della Salvezza, la madre in particolare è molto religiosa. Appena arriva a Londra lavora al turno di notte del Burger King, poi vende i suoi vestiti al Kensington Market, come avevano fatto pochi anni prima Freddie Mercury e Little Nell del Rocky Horror Picture Show. I vestiti che indossa sono sue creazioni, perchè Leigh Bowery è prima di tutto un fashion designer, le cui collezioni verranno presentate a Tokyo, Londra e New York. Leigh, Trojan e David Walls sono noti come i Tre Re del Taboo. Lui in particolare è famigerato per la sua lingua velenosa, che non risparmia né amici né personaggi eminenti. Ad esempio, una volta ballando in pista Leigh Bowery urta Mick Jagger, che lo apostrofa dicendo: “Vai a fare in culo, mostro!” Bowery gli risponde per le rime: “Vai a fare in culo tu, fossile.” Nel suo locale tutti fanno sesso a parte lui, perchè Leigh preferisce incontri occasionali nei bagni pubblici, è disposto a viaggiare per tutta la città non appena gli viene segnalato un bagno interessante. È bisessuale, oltre al sesso nei cessi pubblici colleziona schiave da umiliare e da utilizzare per le incombenze di economia domestica. Fa parte di un gruppo che si chiama Minty, le cui performance estreme, a base di drink undinisti, vetri infranti, sangue, cruenti travagli maschili -in cui Leigh camuffa una sua collaboratrice incastrandola a testa in giù sotto il vestito, e la partorisce urlando e facendola uscire ricoperta di sangue con un seguito di frattaglie animali- non hanno nulla da invidiare ai COUM Transmission, ovvero i primi Throbbing Gristle.Leighbowery parto Più ingrassa, più mette in evidenza il suo corpo enorme. Poco prima di morire di Aids a trentaquattro anni, Leigh diventa uno dei modelli prediletti del più quotato pittore contemporaneo, Lucian Freud, che trova il suo corpo “di una bellezza perfetta”.Lucian Freud, Leigh Bowery, 1990, oil on canvas

 Mark Vaultier è un altro idolo del Taboo, gran maestro del trucco policromo ispirato ad Alexis di Dynasty ed accompagnato a parrucche a buon mercato arruffate come gatti morti che su di lui risultano stranamente favolose. Boy George racconta che Mark era famigerato per confiscare ed inghiottire al volo la droga altrui, ma che sotto all’aspetto sogghignante c’era una persona molto dolce e talentuosa. Mark è pazzo di Blondie e sostiene che la sua diva prediletta un giorno avesse dichiarato di usare l’eroina per preservare il suo bell’aspetto. BlondieLa cura di questa cura di bellezza, ovvero il metadone, lo farà morire di overdose a soli vent’anni.Derek Ridgers London Youth 78-87, Mark, Taboo, 1985


1986 _ CAPOLINEA

L’86 si apre con una foto a colori di Mark e Trojan, e non è un caso, perché entrambi troveranno la morte proprio quest’anno, a distanza di quattro mesi uno dall’altro.Derek Ridgers London Youth 78-87, Mark and Trojan, Taboo, 1986

Gary Barnes, ovvero Trojan, è un personaggio fondamentale dell’ultima fase del movimento New Romantic. Artista talentuoso, bello come il sole, profondo, carismatico, pieno di furore, Trojan è una sorta di anima gemella di Leigh Bowery, con cui ha un viscerale rapporto simbiotico. Trojan Trojan e Leigh BoweryLeigh è intimidito dalla sua bellezza e dalla sua spavalderia, in pubblico cerca di metterlo in ombra o cattiva luce per la sua mancanza di cultura, mentre in privato è follemente innamorato di lui. Cerca di sedurlo e dopo un po’ di tempo ci riesce, per una storia di sesso che non è destinata a durare. Se il sesso fra Leigh e Trojan non funziona, funziona invece il sodalizio artistico, fatto di amore, odio e stimolazione creativa reciproca e costante. Entrambi sono stati pionieri della modificazione corporale, ed entrambi hanno utilizzato le proprie facce e i propri corpi come supporto artistico. Trojan odia le persone che imitano il suo look e per metterli in difficoltà un giorno si taglia il pezzo di un lobo, per avere la certezza che non lo avrebbero imitato. Riesce a tagliarsi metà lobo, dopodichè sviene. Il suo progetto originario era di fare una performance davanti agli avventori del Taboo tagliandosi la mano sinistra, a suo dire inutile, con un’accetta tomahawk, per poi sostituirla con un uncino. Nella foto di Ridgers vediamo come Trojan evidenziasse la sua mutilazione parziale, ormai rimarginata, con il make-up. Prima di imbattersi in Leigh Bowery, Trojan è stato molto amico di Scarlett Cannon, di cui abbiamo parlato più diffusamente nella prima parte dell’articolo. Scarlett lo tiene a battesimo con il suo nome d’arte e che lo ospita come coinquilino nel suo appartamento di Tottenham Road. Stanno fuori tutta la notte e dormono tutto il giorno. Sue Tilley – modella di Lucian Freud per la tela più costosa della storia eTrojan e Bowery, Pakis from Outer Space autrice di una biografia di Leigh Bowery – racconta che la loro relazione finì quando Scarlett prese Trojan a padellate in testa. Dopo la collisione con la padella, Trojan va a vivere con Leigh Bowery nell’East End degli immigrati indiani, dove prendono spesso gli acidi e dove trovano ispirazione per la collezione Pakis From Outer Space. Trojan realizza ritratti inquietanti dei personaggi della scena, inizia a riscuotere un grande successo come artista e si mette con John Maybury, l’autore della prefazione del volume di Derek Ridgers. John Maybury racconta che i rituali della vestizione condivisi da Leigh Bowery e Trojan non sempre avevano come finalità di apparire belli, attraenti, sensuali e favolosi, anzi, che spesso i due Re si vestivano in modo da risultare repellenti, asessuati, anti-glamour, esasperando in chiave queer e teatrale il lato spaventoso del punk. Appena si guadagna l’attenzione mediatica, Trojan racconta ai giornalisti di essere un artista ed una prostituta, con clienti fra i politici, gli avvocati e i nobili blasonati inglesi. A quanto pare non mente. Trojan è molto legato a sua madre, frequenta regolarmente la casa familiare, ma i suoi genitori non sanno niente della sua vita notturna e della sua carriera da artista finchè non lo vedono in un documentario in tv. Porta sempre addosso ettolitri di profumo, è molto educato e ha un modo tutto suo di raccontare le peggiori storie perverse senza perdere il suo aplomb. Trojan gira spesso con un cofanetto pieno di droghe multicolori che secondo John Maybury contiene tutte le sostanze stupefacenti conosciute al genere umano. Attingendo al suo contenuto, un giorno Trojan perde i sensi mentre aspetta di ultimare la cottura di una pizza surgelata. Non si sveglia mai più.

Leigh Bowery e Trojan, assieme a tutto lo scenario del Taboo costituiscono il vertice massimo del movimento New Romantic, il limite estremo oltre il quale poteva esserci solo la morte.Trojan e Bowery


1987_ MUTOID WASTE COMPANYDerek Ridgers London Youth 78-87, At a Mutoid Waste Company party, Kentish Town, 1987.

Ma non tutto è perduto. Proprio nell’ultimo anno preso in considerazione da Ridgers nel volume London Youth emerge una realtà fondamentale per le subculture del decennio successivo, che darà vita ad uno dei rituali più caratteristici degli anni Novanta, ovvero il rave tekno. Tutto comincia nel quartiere occupato di Frestonia, un chilometro quadrato a Notting Hill con 23 case squattate e un centinaio di residenti. Alla fine degli anni Settanta Frestonia si dichiara indipendente dal comune di Londra, crea i propri francobolli riconosciuti dalla Posta Centrale, ha il progetto di introdurre una propria valuta, si dota di uno studio di registrazione in cui i Clash registrano Combat Rock, stampa il proprio giornale indipendente la cui testata è The Tribal Messenger e soprattutto possiede una galleria d’arte, la Car Breaker Gallery. Proprio qui muove i primi passi Joe Rush, punk e squatter dall’età di sedici anni nonché artista che si fa le ossa lavorando come scenografo cinematografico per Brazil di Terry Gilliam. Joe RushAlla Car Breaker Gallery Joe Rush inizia a collaborare con l’eccezionale meccanico Robin Cooke, fondando così il nucleo generativo dei Mutoid Waste Company, a cui si aggiungeranno poi Alan P. Scott e Joshua Bowler. I Mutoidi sono figli del punk esattamente come i New Romantics, ma ne invertono per così dire la direzione, secondo vari vettori, dalla fase barocca alla fase medievale, dall’esplosione dissipatrice e lussuosa all’economia post-apocalittica che odia gli sprechi. Una volta esauritasi l’utopia di Frestonia, i Mutoidi si spostano in un magazzino occupato a King’s Cross. Adottano uno stile di vita nomade, viaggiano sui loro incredibili carri modificati e organizzano feste ovunque. Derek Ridgers ritrae quella di Kentish Town. Dopo lo sgombero del magazzino di King’s Cross, il collettivo va a Berlino, dove realizza un’enorme scultura antropomorfa con un maggiolino Volksvagen a fare da piastra pettorale, che guarda oltre al muro, verso la DDR, recando in mano la Colomba della Pace. La tribù si sparge in Australia, Germania, Olanda, realizzando ovunque totem post-bellici, angelici e minacciosi robot, scheletri di dinosauri d’acciaio, statue che ricordano l’arte tribale africana, bestioline meccaniche alate o su zampe di gallina che sembrano uscite da un’opera di Bosch, camion a metà strada fra il teschio abnorme ed il vascello pirata. Oltre alle sculture, che siano immobili, meccanizzate, o semoventi, i Mutoidi fanno feste e spettacoli di teatro da strada. Non è quindi un caso se sono approdati a Sant’Arcangelo di Romagna, patria del teatro sperimentale, dove hanno fondato Mutonia. Quasi tutti loro hanno passati regolari da insegnanti, assistenti sociali, meccanici alla BMW, ex pubblicitari. La Compagnia della Metamorfosi dei Rifiuti costituisce una famiglia allargata, di scavenger nomadi a caccia di rottami, che sopravvivono e creano le proprie opere con quello che la gente butta via. I Mutoidi di Sant’Arcangelo di Romagna lavorano duramente tutto il giorno nelle loro officine, motivo per cui sono contro le droghe da tossicodipendenza, che impedirebbero loro di lavorare al meglio. Uno dei cardini del loro operato artistico, nato molto prima che l’idea del riciclo si universalizzasse, è quello di dare infinite vite agli oggetti. Questo è anche un modo per dare valore agli esseri umani, perché gli oggetti sono il frutto del loro lavoro e delle loro vite.Derek Ridgers London Youth 78-87, At a Mutoid Waste Company party, Kentish Town, 1987, 2

Un’altra cosa fondamentale ed utopistica, che i Mutoidi condividono con i New Romantics, è la messa in discussione degli spazi deputati all’arte, con la creazione di un’arte che diserta i musei e si mostra negli spazi dove hanno luogo i riti di piacere e dissipazione. Il direttore dell’ICA Gregor Muir ha dichiarato a proposito dei Blitz Kids che il frangente temporale che li ha avuti per protagonisti è stato “un momento meraviglioso in cui l’arte più radicale ed interessante non era fatta per essere mostrata nelle gallerie ma per aver luogo nei club.” Joe Rush ha detto: “Non abbiamo mai fatto mostre nelle gallerie. Quello che abbiamo fatto sono state delle feste. Durante le feste sono presenti tutte le nostre sculture, ma la gente non fa come nelle gallerie, dove arriva all’interno di questi spazi grandi ed asettici atteggiandosi e dicendo, mmmh, com’è interessante. Alle feste la gente arriva completamente fuori di testa, c’è la musica, ci sono gli acidi, una scultura qua, un’altra cosa là. Questo è sicuramente il modo migliore per apprezzare l’arte, quando sei completamente fuso.” La radicalità di questa dichiarazione, nel senso di profondità delle sue origini, risulta evidente se la accostiamo con le teorie sulla nascita dell’arte di Georges Bataille, nel suo saggio su Lascaux. Bataille individua nelle grotte di Lascaux, all’interno delle quali le pitture musive venivano realizzate in concomitanza di rituali sciamanici e feste, il momento generativo dell’arte. “È lo stato di trasgressione che il desiderio vuole, è l’esigenza di un mondo più ricco e prodigioso, l’esigenza, in una parola, di un mondo sacro. La trasgressione si traduce sempre in forme prodigiose: ovvero nella musica, nella danza, nella tragedia e nella pittura. L’arte non ha altra origine che la festa, in ogni tempo, e la festa, che è religiosa, si lega al dispiegarsi di tutte le risorse dell’arte. Non possiamo immaginare un’arte indipendente dal movimento che generò la festa.”Mutoidi-, Autore Sconosciuto, via-Santa-Sofia-Buskers-Festival.

E questo, in definitiva, è il motivo per cui abbiamo adorato i rave tekno, i mutoidi, le discoteche dark configurate come relitti degli anni Ottanta, l’arte contemporanea e il volume London Youth.Derek Ridgers London Youth 78-87, Letty, Chelsea, 1984


Errata corrige

Nella prima parte dell’articolo la nostra prosopoagnosia ci ha effettivamente ingannato. Nell’anno 1980 Julia non è Princess Julia ma Julia Richards.

Ringraziamo Derek Ridgers per l’intervista concessa.


Bibliografia

Derek Ridgers, London Youth 78-87, prefazione di John Maybury, Damiani, 2013.

Barry Miles, London Calling. La controcultura a Londra dal ’45 a oggi, Edt, 2012.

Georges Bataille, Lascaux, La nascita dell’arte. Mimesis, 2007.

http://www.djhistory.com/features/the-wag

http://www.clashmusic.com/feature/the-vintage-festival-chris-sullivan

http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-2945104/Nick-Cave-model-wife-Susie-Bick-bring-Gothic-glamour-BAFTAs.html

http://www.ondarock.it/dark/killingjoke.htm

http://www.theblitzkids.com/site_archive/le_beat_route/mv7.html

http://www.theblitzkids.com/site_archive/le_beat_route/mv5.html

http://www.theblitzkids.com/site_archive/le_beat_route/mv8.html

http://www.theblitzkids.com/site_archive/le_beat_route/mv6.html

http://www.wmagazine.com/culture/art-and-design/2012/11/london-art-scene-exhibitons/

http://www.doppiozero.com/materiali/scene/nel-campo-dei-mutoid

https://www.youtube.com/watch?v=HGnfn_9yLbA

https://www.youtube.com/watch?v=p6meHVRbf5I

http://www.biography.com/people/leigh-bowery-20943343

http://andrejkoymasky.com/liv/fam/biob4/bowery01.html

http://www.style.com/fashion-shows/spring-2004-ready-to-wear/john-galliano

http://dangerousminds.net/comments/passport_to_frestonia_photo_documentation_of_the_free_state_of_freston

Per una bibliografia più accurata e completa consultate anche la prima parte del pezzo.


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