HORTUS CONCLUSUS ___ La mostra “I Giardini di Lilliput” di Laura Serri per FestivalFilosofia2010 [sulla Fortuna]


Laura Serri, la montagnola-senza cupolaSe fino ad ora Laura Serri ha messo a confronto il suo soggetto d’elezione (animale nomade e selvatico) con il supporto (carte da parati pastellate, emblema della casa e della stanzialità), ora la sua ricerca si apre alla terza dimensione.

Laura Serri, la montagnola-dettaglio3 L’artista plasma un mondo edenico, come fatto di marzapane, di vegetazione lussureggiante e priva di spigoli. Un Paese delle Meraviglie in cui lo spettro di Bambi incontra quello di Willy Wonka. bambi-3 alice-in-gardenwilly wonka and the chocolate factory, tim burtonGrappoli di frutti, foglie che si moltiplicano in tracciati spiraliformi, fiori coronati da gemme. All’interno di questo mondo da fiaba, cesellato di particolari come una miniatura gotica, smussato e rutilante di colori come il reame dei Mini Pony, al posto dei piccoli unicorni panciuti gli unici abitanti sono i cervi. mio mini ponyLaura Serri, l'acero giapponese-dettaglioCervi ultra-colorati, aureolati di fiori e perle, con mantelli intarsiati di motivi floreali. Ci sono maschi con palchi di corna poderosi, cuccioli in colori pastello da nursery, femmine che allattano piccoli, cerbiatti minuscoli mimetizzati nella vegetazione.

Laura Serri, il pesco-particolare3 Laura Serri,  -erbette-particolareQua e là si scorge la mano di un’umanità benigna, che dispone in giro vasi di bacche blu e casette per uccelli.

Laura Serri, i gerani blu -Laura Serri,  il boschettoNel mondo reale i cervi, come tutti gli animali liberi, vivono in balia del caso. Le modalità della loro sopravvivenza illustrano perfettamente quel mix di imprevisto, prudenza ed intelligenza individuale che sta alla base della fortuna. Nel bosco nulla è mai identico a se stesso: la radura in cui all’andata ci si è fermati a brucare teneri germogli, al ritorno può nascondere gli agguati di un predatore.

-Laura Serri,  il melo maturo-La riflessione sulla fortuna, per gli animali come per gli esseri umani, si connette a quella sulla libertà. La natura ha le sue leggi, quelle intraviste e rieditate da Darwin, e quelle della gerarchia dei branchi, che spesso spingono gli animali più deboli ad agire contro i propri interessi pur di non dispiacere agli individui alfa. L’anarchia vitalistica che spesso l’uomo attribuisce all’animale è un falso ideologico.
Il paradiso terrestre di Laura Serri esclude i predatori, la fame degli inverni, la dominanza di un esemplare sull’altro.
Però ad una condizione.
Di rinchiudere il giardino delle delizie dentro una bolla di vetro. Laura Serri, insieme-


Testo scritto per la mostra I Giardini di Lilliput di Laura Serri, inaugurazione 17 settembre 2010 presso Magazzini Criminali nel contesto di FestivalFilosofia 2010 [sulla Fortuna].


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